TRAGEDIA DEL GIGLIO – Stanotte i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno proseguito le disperate ricerche a bordo della nave e poche ore fa hanno riportato a riva il cadavere di un uomo. Si tratta della sesta vittima accertata. Il corpo era in una zona non invasa dall’acqua, nel secondo ponte di poppa, e indossava il giubbotto salvagente. Finora tra le vittime c’è un solo italiano, Giovanni Masia, 86enne di origine sarda che dopo una vita di stenti aveva pensato di fare un secondo viaggio di nozze insieme alla famiglia. Anche lui indossava il giubbotto di salvataggio, ma il mare ha invaso il locale in cui si trovava senza lasciargli scampo nè il tempo di raggiungere le zone più sicure dell’imbarcazione. Sua moglie Giuseppina Piddu, di 83 anni, suo figlio Claudio di 49, i nipotini di 8 e 13 anni, sua nuora e un’altra nipotina sono invece riusciti a salvarsi. La salma di Giovanni sarà riportata stamane a casa.
Dopo tre giorni sono sei le vittime recuperate, tre recuperati all’interno della Costa Concordia, tre in acqua la sera stessa del venerdì. Il bilancio sembra destinato a lievitare dal momento che sono ancora 16 i dispersi, 10 passeggeri e 6 membri dell’equipaggio. Tra loro dovrebbero esserci William Arlotti e sua figlia di 5 anni, partiti da Rimini; due coppie di francesi, due americani e una peruviana. Resta ancora avvolta nel mistero la sorte di due donne siciliane, Maria Grazia Trecanico e Luisa Virzi, che risultano nell’elenco delle persone conteggiate dopo il naufragio, ma di loro non ci sono tracce. Le speranze di ritrovare altr superstiti in vita diminuiscono di ora in ora e a breve la nave potrebbe finire interamente sommersa…
Luigi Ciamburro