SCIOPERO TIR – Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà, ha espresso preoccupazioni sullo sciopero dei tir in corso in tutta Italia, che ha provocato pesanti disagi alla circolazione stradale, fino a veri e propri blocchi del traffico, e a cui si è aggiunta la scarsa reperibilità delle merci, soprattutto frutta e verdura, a causa delle mancate consegne. Tuttavia, oltre ai problemi comuni a questo tipo di agitazioni, si sono registrati anche brutti episodi di violenza e aggressione: gli organi di stampa hanno raccontato di minacce da parte di alcuni autotrasportatori nei confronti dei loro colleghi che stavano lavorando e che sono stati costretti a fermarsi per non vedersi bucare le ruote o, in qualche caso, essere assaliti fisicamente.
Per queste ragioni, intervistato ieri sera alla trasmissione de La7 “Otto e Mezzo”, il sottosegretario Catricalà ha parlato in merito allo sciopero di un problema di ordine pubblico. “Le proteste sono giuste ma non devono degenerare in atti di violenza verso terze persone e comuni cittadini – ha dichiarato il sottosegretario -. Questo problema sta diventando da un problema sindacale a uno di ordine pubblico e questo non è un bene“.
“Il governo non sottovaluta le richieste di chi si trova in condizione di disagio“, ha sottolineato Catricalà, “c’è stato un tavolo per molto tempo – ha aggiunto -, molte sigle firmarono un accordo, c’è una minoranza che non ha firmato, ma questo non significa che le loro istanze non saranno prese in considerazione”.
Il sottosegretario, tuttavia, non ha anticipato nulla in merito ad un’eventuale precettazione degli scioperanti, in quanto “i problemi di ordine pubblico spettano a un altro ministero (quello dell’Interno, ndr) e la precettazione avviene quando i prefetti si rendono conto e decidono di precettare”, ha spiegato. Catricalà si augura comunque che si faccia “in tempo a trovare una soluzione che impedisca il degenerare della situazione“.
Redazione
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