
CRISI MONTI – Mario Monti chiede coraggio per superare la crisi economica e non perdere i propri valori. In occasione della giornata della memoria il presidente del Consiglio ha infatti spiegato: “Ho già avuto modo di dire che la crisi (ogni crisi, aggiungo) per essere superata in tutti i suoi gravi profili richiede di guardare in avanti con coraggio, con speranza, ma anche di riscoprire le proprie radici; lo ribadisco oggi, anche con maggiore forza”. Il pericolo che incombe in questo periodo è infatti chiaro per Monti e cioè che la situazione di stress alla quale i cittadini sono assoggettati faccia risalire quei sentimenti per i quali sono stati necessari anni di lavoro prima di essere arginati: “L’Italia e l’Europa stanno vivendo un periodo delicato: crisi economica, ma soprattutto rischio di crisi di valori. In questo contesto, piu’ che mai, occorre – ha continuato – perchè rigurgiti di antisemitismo, xenofobia, intolleranza non intacchino i nostri valori fondanti“.
Intanto nonostante la Camera abbia detto sì al decreto Milleproroghe le manifestazioni, della Lega, e gli scioperi non si arrestano. Per oggi infatti sono stati messi in atto scioperi, blocchi e manifestazioni di protesta contro i provvedimenti stabiliti dal decreto ‘Salva Italia’ e dal piano di liberalizzazioni decisi dall’esecutivo Monti. A dar vita all’iniziativa tutte le categorie pubbliche e private, anche se a creare forti disagi sarà il fermo dei trasporti pubblici che però garantirnanno il servizio nell fasce di orario protette (7-10 e 18-21).
Nella giornata di oggi si fermeranno aerei, ferrovie, bus, tram, metropolitane, marittimi, ma anche uffici pubblici, scuole e sanità gravitanti intorno alle sette sigle sindacali che hanno proclamato la mobilitazione: Usb, Usi, SlaiCobas, Cib-Unicobas, Snater, Orsa e SiCobas. Una protesta contro il premier Mario Monti e le politiche del suo esecutivo tecnico che, è stato appreso da una nota, “penalizzano lavoratori, pensionati, precari e disoccupati e che, con il ricatto del debito, intendono far pagare la crisi a tutti tranne coloro che hanno generato, speculato e fatto profitti su di essa”, a totale vantaggio dei poteri bancari che hanno causato questo stato di recessione.
La protesta, hanno spiegato i sindacati, è indirizzata anche contro “le precedenti manovre del governo Berlusconi, che prevedono misure su licenziamenti, privatizzazioni e peggioramento delle condizioni di lavoro dei lavoratori privati e del personale del pubblico impiego e della scuola, fatte proprie dal governo Monti il quale le rilancia attaccando ulteriormente il contratto nazionale ed introducendo altra precarietà con contratti di ingresso privi di diritti e con il ricatto costante del licenziamento”.
L.B.
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