Video: Francesco Guccini canta Auschwitz. Per non dimenticare la shoah

Il cancello d'entrata del campo di concentramento di Auschwitz
GUCCINI CANTA AUSCHWITZ – Senza troppa retorica, ma con la voglia di ricordare un giorno simbolo della storia dell’umanità (il 27 gennaio 1945 il campo di concentramento di Auschwitz venne liberato dall’esercito sovietico), mettiamo all’ascolto di chi volesse questa bellissima canzone di Francesco Guccini, in memoria della Shoah. Il video è tratto da You Tube.

Redazione On Line

Auschwitz – Francesco Guccini

Son morto con altri cento, son morto ch’ero bambino,
passato per il camino e adesso sono nel vento e adesso sono nel vento.

Ad Auschwitz c’era la neve, il fumo saliva lento
nel freddo giorno d’ inverno e adesso sono nel vento, adesso sono nel vento.

Ad Auschwitz tante persone, ma un solo grande silenzio:
è strano non riesco ancora a sorridere qui nel vento, a sorridere qui nel vento.

Io chiedo come può un uomo uccidere un suo fratello
eppure siamo a milioni in polvere qui nel vento, in polvere qui nel vento.

Ancora tuona il cannone, ancora non è contento
di sangue la belva umana e ancora ci porta il vento e ancora ci porta il vento.

Io chiedo quando sarà che l’uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare e il vento si poserà e il vento si poserà.

Io chiedo quando sarà che l’uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare e il vento si poserà e il vento si poserà e il vento si poserà…

http://www.youtube.com/watch?v=P_IXfKoUvCI