Nave Concordia: interrotte per il mare grosso le operazioni di flangiatura. Recuperato un altro corpo


NAVE CONCORDIA – Il mare grosso all’Isola del Giglio ha obbligato all’interruzione sulla Costa Concordia delle operazioni di flangiatura, che servono per preparare la nave all’estrazione del carburante: l’applicazione delle flange permette infatti la foratura delle cisterne e la predisposizione di un sistema valvolare che consente di asportare il carburante senza riversarlo in mare. Il Pontone “Meloria”, impiegato nelle operazioni, si è staccato dalla nave e sta rientrando in porto al Giglio. Lo svuotamento del carburante dai serbatoi della Concordia è in programma per domani, ma non potrà cominciare finché non saranno posizionate tutte le 12 flange previste. La Protezione civile ha riferito che la decisione di staccare il Pontone dalla Concordia è stata presa per motivi di “sicurezza” dai responsabili della Smit/Neri, le compagnie incaricate delle operazioni di estrazione del carburante. “Il protocollo prevede che con onde alte oltre un metro” e vento sfavorevole le operazioni di flangiatura si interrompano per motivi di sicurezza, ha spiegato Antonino Corsino, funzionare sommozzatore dei vigili del fuoco. Le operazioni riprenderanno non appena le condizioni meteo-marine lo consentiranno, “sono decisioni che vengono prese di minuto in minuto”, ha detto Corsino.

Continuano, comunque, le ricerche dei dispersi, sia nella parte sommersa della nave che nella parte emersa. E’ notizia di poco fa il ritrovamento in mare di un altro corpo appartenente ad una donna. Si tratta della diciassettesima vittima. Secondo quanto si apprende, la donna è stata trovata dai sommozzatori della Guardia di finanza al ponte 6, nella parte sommersa della nave, non indossava il giubbotto di salvataggio. La donna è stata identificata come Inge Schall, cittadina tedesca.

La nave Costa Concordia è naufragata la sera di venerdì 13 gennaio, al largo dell’Isola del Giglio, dopo una manovra azzardata che l’ha portata troppo vicina alle coste dell’isola, facendola urtare contro uno scoglio. La nave si è quindi avvicinata al porto del Giglio, ma si è velocemente inclinata, complicando le operazioni di soccorso e di trasbordo dei passeggeri sulle scialuppe di salvataggio. Finora sono stati  accertati 17 morti, mentre i dispersi sono 18.

Redazione

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