COSTI DELLA POLITICA – Il presidente della Camera Gianfranco Fini ieri si è recato al Vittoriano per visitare la mostra ‘I ghetti nazisti’ insieme ai giovani di ‘Generazione futuro’ guidati da Gianmario Mariniello e in compagnia del vicepresidente di Fli Italo Bocchino, il coordinatore Roberto Menia, Flavia Perina e Alessandro Ruben. Un viaggio nel passato più terrificante di una storia che pare lontana, “ma tutto ciò è avvenuto appena 70 anni fa” ha ricordato Gianfranco Fini che ha invitato ad una presa di coscienza: “nello stesso momento in cui si è giustamente orgogliosi del proprio popolo, occorre l’onestà intellettuale di ricordare come anche in Italia” sia stato presente il “delirio” razzista.
Ma nella giornata di ieri Fini ha anche parlato di costi della politica e invocato una netta riduzione del numero dei parlamentari e dei consiglieri regionali (“perchè 945 parlamentari e centinaia e centinaia e centinaia di consiglieri regionali finiscono per per determinare un costo certamente rilevante”), difendendo a spada tratta le scelte prese al riguardo e respinge l’accusa sbandierata da diversi mass media circa il fatto che i tagli annunciati dal Parlamento siano solo aumenti non effettuati: “Ciascuno scrive quello che vuole. Ci sono elementi di assoluta certezza. Non è vero – spiega poi il Presidente della Camera – che un parlamentare in Italia costi ai cittadini più di quello che accade in Francia e Germania… È certamente un fatto di enorme rilevanza e giustissimo – dice ancora Fini – che i parlamentari abbiano cancellato il privilegio del vitalizio e che dalla prossima legislatura i deputati verseranno i contributi per la pensione con il metodo contributivo, come tutti i lavoratori”.
Luigi Ciamburro
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