Monti: massima sobrietà e niente feste nella pubblica amministrazione

Mario Monti

MONTI MINSTERO ECONOMIA – Si chiama “efficienza ed economicità dell’azione amministrativa” ed è la circolare che il premier Mario Monti, titolare ad interim del Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha inviato ai dirigenti dell’amministrazione pubblica che dipende dal suo ministero e a quelli della Presidenza del Consiglio. Monti ha imposto la massima sobrietà nelle gestione delle disponibilità economiche, da parte delle amministrazioni pubbliche. L’obiettivo è non solo quello di osservare i “limiti di spesa fissati dalle norme, ma anche di evitare spese non indispensabili“.

L’”azione amministrativa” deve essere “indirizzata in modo deciso al perseguimento degli obiettivi di economicità ed efficienza”, è scritto nel documento pubblicato sul sito web del Governo italiano. A questo scopo, precisa Monti, bisogna assicurare “oltre che la puntuale e sicura osservanza dei limiti di spesa fissati dalle norme, inclusi quelli concernenti determinate categorie di spesa (ad esempio, spese di rappresentanza, convegni e consulenze), anche la necessità che non vengano effettuate spese non indispensabili e non ricollegabili in modo diretto ed immediato ai fini pubblici assegnati alle singole strutture amministrative e che, in linea generale, i comportamenti degli amministratori pubblici siano ispirati al principio di assoluta sobrietà“.

Il Presidente del Consiglio aggiunge quindi che occorre “astenersi con estremo rigore dall’effettuare ogni spesa di rappresentanza. Solo in casi del tutto eccezionali, riferibili a rapporti con Autorità estere, si potranno effettuare, comunque previa espressa autorizzazione, spese di modico valore“.

“Inoltre – aggiunge la circolare -, è necessario evitare l’organizzazione di convegni, celebrazioni, ricorrenze e inaugurazioni, anche quando questi ultimi costituiscano tradizionali impegni della Struttura che li indice”. Anche perché “oltre al costo inerente alle spese sostenute”, si precisa, “la stessa organizzazione e partecipazione a tali eventi sottrae numerosi dipendenti, ad ogni livello, al quotidiano impegno lavorativo“.

Infine, riguardo a “regali ed omaggi”, Monti richiama ad una scrupolosa osservanza del “codice etico di ciascuna amministrazione”, in particolare, a quanto stabilisce in proposito “il codice etico vigente per i dipendenti del Ministero (dell’Economia e delle Finanze, ndr) e dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato”, che va dunque applicato a tutti i dipendenti delle amministrazioni cui è rivolta la circolare. Le disposizioni di questo codice stabiliscono che: “I destinatari non accettano, per sé e per altri, beni materiali, quali regali o denaro, né beni immateriali o servizi e sconti per l’acquisto di tali beni o servizi o qualsiasi altra utilità, diretta o indiretta, da soggetti (persone, Amministrazioni, Enti, Società) in qualsiasi modo interessati dall’attività del MEF che eccedano il valore di 150,00 Euro. Regali di valore superiore sono restituiti ovvero devoluti al MEF. I regali e gli omaggi ricevuti non devono comunque compromettere l’indipendenza di giudizio, la correttezza operativa, l’integrità e la reputazione del dipendente e in ogni caso devono essere tali da non poter essere interpretati, da un osservatore imparziale, come finalizzati ad acquisire vantaggi in modo improprio“.

Massima parsimonia nelle spese, no a celebrazioni né inaugurazioni, niente regali sopra i 150 euro: è l’austerity di Mario Monti per la pubblica amministrazione alle sue dipendenze.

Redazione

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