
CRISI GRECIA: AIUTI UE – Nonostante l’approvazione di un durissimo piano di austerity durante una sofferta seduta del parlamento di Atene, mentre fuori in piazza Syntagma esplodeva la guerriglia, l’Eurogruppo non è ancora soddisfatto da quanto fatto dalla Grecia per ricevere gli aiuti europei.
Dura la risposta del presidente Jean Claude Juncker, che ieri ha comunicato con una nota: “La Grecia non ha ancora soddisfatto tutte le condizioni chieste dall’Europa per ottenere i nuovi aiuti, e quindi la riunione dell’Eurogruppo di domani (oggi, ndr) si terrà in teleconferenza senza prendere decisioni sugli aiuti“. Le condizioni chieste dell’Eurogruppo alla Grecia, infatti, erano tre: l’approvazione del nuovo piano di austerity da parte del Parlamento entro domenica; un ulteriore taglio di 325 milioni di euro alla spesa corrente; un impegno scritto dei leader dei partiti politici a rispettare i piani anche dopo le elezioni di aprile. La prima condizione è stata adempiuta, ora mancano le altre due, soprattutto la lettera di impegni dei leader politici per rispettare le misure introdotte finora nel Paese anche dopo le elezioni, la cui scadenza di aprile è molto vicina e rischia di mettere in serio pericolo il lavoro fin qui fatto. “Non ho ricevuto dai leader dei partiti greci della coalizione al governo le assicurazioni politiche richieste sull’applicazione del piano” deciso con la troika Ue-Bce-Fmi, ha spiegato Juncker.
E’ stata quindi annullata la riunione dell’Eurogruppo prevista per oggi a Bruxelles. Si terrà soltanto una teleconferenza tra i Ministri dell’Economia e delle Finanze dell’Eurozona per preparare la riunione dell’Eurogruppo di lunedì prossimo, già in programma da tempo, e in cui si spera che finalmente vengano gli sbloccati gli aiuti internazionali per la Grecia (per un ammontare di 145 miliardi di euro), indispensabili ad evitare il default.
“C’è bisogno di altro lavoro tecnico tra la troika e la Grecia in molte aree, tra cui l’analisi della sostenibilità del debito, e bisogna ancora trovare i 325 milioni di risparmi da fare nel 2012“, ha dichiarato Juncker. E proprio riguardo ai 325 milioni di euro di risparmi, ieri in serata, è stato raggiunto un accordo tra il premier Lucas Papademos e i leader dei partiti che prevede di recuperare queste somme soprattutto da tagli alle pensioni. Un altro duro colpo quindi per i greci.
Valeria Bellagamba
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