FESTIVAL SANREMO 2012 – Il Festival di Sanremo stava quasi per assopirsi, salvo le incursioni satiriche di Luca e Paolo. Poi come fulmine a ciel sereno Adriano Celentano è stato introdotto da scenari bellici, filmati di bombardamenti aerei, comparse che correvano da una parte all’altra e alla fine l’ex Molleggiato ha fatto il suo ingresso a luci soffuse per poi aprirsi un varco a suon di fulmini e saette. Il suo primo monologo, contro i giornali cristiani ‘Famiglia Cristiana’ e ‘Avvenire’ che nei giorni scorsi hanno criticato la sua scelta di dare l’intero cachet in beneficenza, farà discutere per molto tempo: “Se c’è una cosa che non sopporto dei preti e anche dei frati – ha esordito Celentano – è che non parlano mai della cosa piu importante e cioè del motivio per cui siamo nati, del cammino verso il traguardo, insomma non parlano mai del Paradiso. Non siamo nati per morire. Devono dirlo. Sennò la gente pensa che la vita sia quella che stiamo vivendo adesso: la guerra, lo spread. Ma che cazzo di vita è questa?”.
Il cantautore ha poi ringraziato Luca di Montezemolo per il treno veloce, ma paradossalmente gli chiede un servizio ferroviario “lumaca” che consenta agli Italiani di poter ammirare le bellezze del nostro Paese: “Montezemolo ha fatto bene a fare il treno veloce, confortevole. È giusto il treno veloce. Ma a Montezemolo voglio dire: ora devi fare subito il treno lento, che magari si chiama ‘Lumaca’, perchè forse c’è gente che vuole andare lentamente e vedere le bellezze dell’Italia”. E ancora Celentano interviene a gamba tesa sulla decisione della Consulta di abrogare i referendum abrogativi sulla legge elettorale, poi ha ironizzato sul presidente della Rai, Lorenza Lei, richiamando alla memoria l’allontanamento di Michele Santoro. Sessanta minuti di show conclusi con la standing ovation del pubblico presente al Teatro Ariston, che pare abbia approvato la tanto attesa performance.
Ma la prima serata della 62esima edizione del Festival si è aperta senza vallette ufficiali: Tamara Ecclestone è stata licenziata un mese fa, Ivana Mrazova è stata bloccata da un fortissimo torcicollo e la sua presenza resta in forse anche per stasera. A riempire il vuoto delle presenza femminili ci hanno pensato Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez, la cui presenza era attesa solo per la seconda serata (stasera). Ad aprire la kermesse sanremese ci hanno pensato, come lo scorso anno, i due comici Luca e Paolo che hanno riletto ‘Uomini soli’ dei Pooh per ironizzare sui comici orfani di Berlusconi: “Ci manca il cavaliere – cantano i due -. Non si può fare satira davvero senza la Carfagna al ministero, adesso c’è sto legno, la Fornero. Dimmi dove andrà la mia comicità, se manca proprio lui. Con Mario Monti no, non si posson fare lazzi, per la satira son cazzi…” E ancora: “Non c’è uno straccio di intercettazione, le escort sono in cassa integrazione…”.
La parte dialogata sembra quasi aver attirato più di quella cantata, ma dopo le esibizioni di Francesco Renga, Arisa, Nina Zilli, Emma Marrone, Eugenio Finardi, Matia Bazar, Gigi D’Alessio e Loredana Bertè, Pierdavide Carone e Lucio Dalla, Marlene Kuntz, Chiara Civello, Samuele Bersani, Dolcenera e Noemi, il sistema di voto s’inceppa, la direzione artistica decide di sospendere la gara a fine serata. A darne l’annuncio è il capitano Gianni Morandi: “In deroga al regolamento del festival, Rai1 e la direzione artistica, preso atto del blocco del sistema di voto, hanno deciso di sospendere la gara di stasera, permettendo a tutti e 14 gli artisti di riesibirsi domani”. Ma stavolta dal pubblico piovono fischi e i giurati lanciano in aria le schede cartacee su cui stavano registrando i loro voti dopo lo stop al meccanismo elettronico annunciato annunciato subito dopo l’esibizione di Samuele Bersani. Questa sera la parte canora verrà ripetuta…
Luigi Ciamburro