
RIFORMA LAVORO AMMORTIZZATORI SOCIALI – E’ scontro tra governo e parti sociali circa la riforma degli ammortizzatori sociali nell’incontro di ieri tra Elsa Fornero e le parti sociali. In tal modo si allungano i tempi per arrivare a parlare del tanto dibattuto articolo 18. Durante l’incontro tra il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, e le parti sociali la ministra ha sollecitato all’intesa “perchè serve la consapevolezza che la riforma non serve ad accontentare il governo o qualche partito” ma che è per “il bene del Paese”.
In particolare le linee guida della riforma degli ammortizzatori presentate dal ministro sono incentrate sull’estensione delle tutele a 12 milioni di lavoratori, coprendo cioè quelli che attualmente ne sono esclusi e precisamente 8 milioni, facendo leva su un sistema assicurativo-contributivo che non gravi sulla situazione fiscale.
In merito il leader di Cgil, Susanna Camusso, ha spiegato: “Il Governo non può permettersi di dire che siamo noi a non volere i cambiamenti”, in quanto “tutto gira intorno al nodo delle risorse”. “Siamo assolutamente d’accordo – ha continuato la Camusso – che bisogna includere, allargando la platea, ma quello che non può succedere è che si dia poco o nulla a chi oggi non ha tutele, e che per farlo si tolga molto a chi invece le ha”. “Il Governo deve dirci quali sono le risorse e come distribuirle, altrimenti sembra che qualcuno vuol fare una riforma tagliando le prestazioni invece che allargarle”.
Nonostante tutto anche se “in parte c’è stallo”, ha spiegata il capo di Cgil, si è “acquisito un principio di gradualità” con il quale la riforma “andrà a regime dopo una transizione di cinque anni, nel 2017“.
Redazione
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