Il PD minaccia di non votare la fiducia al decreto semplificazioni

Camera

DECRETO SEMPLIFICAZIONI – Scontro istituzionale tra Parlamento e Governo oggi alle Commissioni Affari costituzionali e Attività produttive della Camera, dove sono in corso i lavori sul testo del decreto semplificazioni. Il sottosegretario all’Economia, Gianfranco Polillo ha invitato le commissioni a non apportare ulteriori modifiche al testo del decreto, altrimenti il governo avrebbe posto la fiducia su un maxiemendamento, senza recepire le modifiche introdotte dal Parlamento.

La questione è sorta in merito ad una norma sul fondo di riserva a disposizione dello Stato, di cui il governo aveva chiesto la modifica, non accolta però dalle Commissioni della Camera, che oggi hanno licenziato il testo del decreto semplificazioni che ora passa all’esame dell’Aula.

Una posizione quella del Governo che ha suscitato le reazioni dei parlamentari, soprattutto del Partito democratico, che, tramite il deputato Giancarlo Bressa, ha minacciato di votare contro la fiducia al decreto se il governo avesse sottoposto all’Aula di Montecitorio un testo differente da quello approvato dalle Commissioni della Camera. Al Pd ha fatto eco il Pdl, con il deputato Stefano Saglia, che ha spiegato che la norma inserita dalle Commissioni “non elimina il fondo, ma modifica i meccanismi delle accise“. Il deputato del Pdl ha quindi sottolineato: “Di norma si rispetta il lavoro delle commissioni e non ho dubbi che anche questa volta coinciderà“.

La modifica inserita dalle commissioni “impedisce di attivare il fondo di riserva per gli eventi imprevisti” direttamente dal governo, senza nessuna richiesta.

A calmare le acque è poi intervenuto il ministro della Pubblica amministrazione, Patroni Griffi, che ha assicurato: “Se decideremo di mettere il voto di fiducia, lo faremo solo sul testo che uscirà dalle commissioni“.

Redazione

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