Inps: si impennano le richieste di cassa integrazione a luglio

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AUMENTANO LE ORE DI CIG A LUGLIO – Sono ancora una volta allarmanti ed in parte addirittura inattesi i dati pubblicati oggi dall’Inps con i quali si rendono noti i tassi del ricorso alla cassa integrazione nel mese di luglio. Nessun segno di ripresa per quanto riguarda lo stato del mercato occupazionale italiano, anzi, una discesa ulteriori rispetto ai mesi scorsi e al 2011.

Secondo l’Inps, il mese appena trascorso ha fatto registrare complessivamente un numero pari a 115,7 milioni di ore richieste di cig. L’aumento è consistente, sia se si tiene come confronto il mese di giugno, quando sono state concesse 95,4 milioni di ore ( un 21,3% in meno), sia che si istituisca un paragone su base annua e si torna ai conti del luglio 2011, quando le ore richieste erano state 80,3 milioni ( -44,2%).

Pare inoltre che luglio non sia stato un mese sui generis per quanto riguarda la cassa integrazione. La tendenza di tutto il 2012 è infatti negativa e, secondo quanto emerge da un’analisi che si basa sui primi sette mesi dell’anno, a fronte delle 588 milioni di ore autorizzate nel 2011 si è passati a 639,5: un aumento dell’8,76%.

Distinguendo le specifiche categorie di cassa integrazione, lo scenario non sembra migliorare. La cigo (cassa integrazione ordinaria) ha subito un’impennata pari all’11,6% nel corso dell’ultimo mese; la cigs (cassa integrazione straordinaria) arriva addirittura a toccare quota +19,6% in relazione a giugno; ancora peggio per gli interventi in deroga che balzano ad un +34,8%.  Rispetto all’anno precedente le cifre sono +71,6%, +36,2%,  +33,7% rispettivamente per cigo, cigs e cigd.

“Sono dati che dimostrano due cose: innanzitutto che il sistema produttivo mostra ancora forti segni di debolezza; si poteva sperare che il 2010 fosse stato il punto più basso della crisi, e infatti nel 2011 il ricorso alla cig è stato leggermente frenato. Nei primi sette mesi del 2012 invece dobbiamo registrare un incremento sul 2011”, ha dichiarato Antonio Mastrapasqua, presidente dell’Inps.

Nel nostro Paese quindi, sembra che la cassa integrazione sia un ammortizzatore sociale fortemente richiesto e drammaticamente necessario, data la crisi che non pare voler passare.

 

Redazione online