Confesercenti: 2 miliardi di nuove tasse in arrivo dalla “spending review”

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SPENDING REVIEW TASSE – L’hanno chiamata “spending review”, cioè revisione della spesa (pubblica), ma porterà ancora nuove tasse sulle spalle degli italiani. Per ben 1,9 miliardi di euro. Lo dice uno studio di Confesercenti.

Le nuove tasse deriveranno dall’incremento delle addizionali Irpef, sostiene Confesercenti, che negli ultimi mesi sono aumentate di circa 6 miliardi di euro. Nel 2011 le addizionali Irpef sono cresciute del 50% rispetto al 2010, 210 euro in più a famiglia, per complessivi 560 euro da versare al fisco. A queste si aggiungono l’Imu, la tassa di soggiorno e l’Iva già aumentata di un punto percentuale dal governo Berlusconi lo scorso anno. Già nel 2010 le addizionali Irpef avevano raggiunto la media di 350 euro a famiglia, poi la manovra economica di agosto 2011 ha portato quelle comunali a 1,7 miliardi, mentre il decreto “salva Italia” di Monti ha portato quelle regionali a 2,1 miliardi.

E gli aumenti non sono ancora finiti. Un emendamento alla spending review consente alle otto Regioni italiane che sono in deficit nel bilancio della sanità di anticipare al gennaio 2013 l’aumento di 0,6 punti dell’addizionale già previsto per il 2014. E’ una misura che, da sola, vale quasi 2 miliardi e che colpirà, a partire dalla prossima settimana, con l’approvazione della spending review, 18 milioni di cittadini delle Regioni Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Sicilia, Calabria, Piemonte e Puglia.

“Le Regioni interessate non potranno non utilizzare l’opportunità loro offerta, che rappresenta l’ennesimo intervento depressivo sull’economia e sul potere d’acquisto delle famiglie”, attacca Confesercenti. La conseguenza sarà un aumento della pressione fiscale di quasi mezzo punto in un Paese, l’Italia, in cui la pressione fiscale “ufficiale” è già al 46% (ma quella effettiva ancora più alta); la terza in Europa dopo Danimarca e Svezia, ma con servizi per i cittadini che non hanno nulla a che vedere con quelli di questi Paesi.

“Anche la spending review diventa occasione per aumentare le imposte. E’ davvero il colmo”, denuncia Confesercenti; e a “a pagare il peso degli aumenti sono soprattutto i territori più poveri”, dove già le addizionali Ifpef sono alte.

Redazione

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