
CRISI GRECA – Non sarà immediata la decisione sulle sorti della Grecia, lo stato dell’Eurozona che più sembra aver subito gli effetti negativi della crisi economica e che ancora sta lavorando per eseguire gli ordini impartiti dalla Troika in cambio degli aiuti ricevuti, secondo quanto detto dal presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker. Antonis Samaras, attuale premier ellenico, dovrà cimentarsi in questa settimana in una serie di incontri con i leader europei, tra questi anche è previsto anche un meeting in sede di Eurogruppo, all’interno del quale la Grecia dovrà presentare il proprio budget e dimostrare di aver portato a compimento quanto richiesto da Bce e Unione Europea.
Il greco Samaras ha già avvisato, utilizzando i canali mediatici, che il suo Paese ha bisogno di respirare ed ha esplicitamente richiesto alla Germania una dilatazione in termini di tempo per portare a termine riforme e tagli del budget di spesa. “Ciò che vogliamo è un po’ d’aria per respirare, per lasciare che la nostra economia si riprenda e per aumentare le entrate statali. Più tempo non significa necessariamente più soldi”, ha detto Samaras.
Nel frattempo Junker, a nome dell’Eurogruppo, ha fatto sapere che la riunione che si svolgerà questa settimana non sarà decisiva ai fini di determinare quali provvedimenti prendere nei confronti della Grecia e, in particolare, se permettere agli ellenici di continuare a stare dentro l’Eurozona. L’Eurogruppo attenderà che gli venga consegnato il rapporto della Troika e, in ogni caso, “nessuna decisione sugli aiuti alla Grecia verrà presa prima di ottobre”, stando a quanto detto da Junker.
Redazione online