Siria: strage a Daraya. Ritrovati 320 cadaveri

Siria

SIRIA: 320 ESEGUITI IN UN MASSACRO – La Siria ormai da mesi è teatro di una strage continua. Oltre ai combattimenti che incessantemente proseguono tra fazioni avverse e la guerriglia che dilaga, la repressione più feroce e becera con disarmante quotidianità tradisce il suo volto di terrore. Quella messa in atto negli ultimi giorni è stata una scarica di violenza inaudita riversata da parte dell’esercito di Bashar al Assad contro i militanti ribelli. Pare infatti, secondo quanto detto alla stampa da alcune delle organizzazioni che fanno parte dell’esteso e variegato gruppo dell’opposizione al regime, che un altro sanguinario massacro sia stato compiuto, questa volta a Daraya, località vicina a Damasco.

Nel corso di questa strage, almeno 320 persone sarebbero state eseguite dai militari ufficiali del governo siriano, determinato a raggiungere l’obiettivo della vittoria finale. Con tutta probabilità gli agenti avrebbero passato casa per casa le abitazioni di Daraya ed avrebbero ammazzato coloro che, secondo le informazioni a disposizione, erano inseriti nelle organizzazioni d’opposizione militare.

Tutti i cadaveri degli uccisi sono poi stati buttati, senza alcun ritegno, all’interno di una struttura che funge da fossa comune, fossa comune nei pressi della quale sorge la  moschea di Abu Auleiman Al Darani. Secondo quanto testimoniano alcuni video diffusi anche su Youtube, tra le persone pestate, uccise e torturate, sono presenti anche dei minori.

“I soldati sono entrati casa per casa. L’ordine era di passare immediatamente per le armi qualsiasi prigioniero. Molte vittime sono state trovate negli scantinati. In quelli di un solo palazzo in costruzione abbiamo recuperato 122 corpi. Quasi tutti freddati con spari alla testa e al petto”, così hanno descritto alcuni portavoce delle organizzazioni rivoluzionarie.

 

Redazione online