Repubblica Dominicana: Esperanza muore perché non può abortire

MUORE PERCHE’ NON PUO’ ABORTIRE – Morire per non uccidere un’altra forma di vita che in ogni caso morirà con te. Questo è successo a Esperanza, una sedicenne cittadina della Repubblica Dominicana, malata di leucemia e incinta. Per Esperanza si sono mobilitati in molti e alcune campagne sono partite da varie parti del mondo, ma non c’è stato nulla da fare, la legge, perché in questo caso è forse inappropriato parlare di giustizia, ha avuto la meglio. Esperanza è morta perché non le è stato concesso un aborto terapeutico, l’unica soluzione nel suo sfortunato caso per sottoporsi alle cure di chemioterapia necessarie a bloccare il corso del tumore del sangue.

Esperanza avrebbe potuto salvarsi, prolungare la sua esistenza e sperare nell’effetto di qualche cura contro la sua malattia che purtroppo l’aveva costretta ad una condizione terminale. La legge del suo Paese, quella che giudica illegale l’interruzione volontaria di gravidanza, glielo ha impedito.

E’ addirittura la costituzione nella Repubblica Dominicana a portare impresso il divieto assoluto di abortire o di commettere atti dannosi per quella che è ritenuta essere vita. Considera “il diritto alla vita come inviolabile dal concepimento alla morte naturale” l’articolo 37 della carta dominicana, ma, a conti fatti, una vita è stata buttata e disprezzata, quella di Esperanza, morta prima del dovuto perché impossibilitata ad abortire un feto che è morto comunque.

 

Redazione online