Verrà presentata nel corso del congresso nazionale della Società italiana di Endodonzia, ossia la branca dell’odontoiatria che si occupa dello spazio all’interno dell’elemento dentario, che contiene la polpa, in programma a Bologna dal 8 al 10 Novembre 2012, una ricerca di un team di esperti del Milton Erickson Institute di Torino sulle potenzialità dell’ipnosi per superare la paura del dentista.
L’ansia e la paura legate alle visite odontoiatriche riguardano il 75% dei pazienti, ma – assicura Giancarlo Di Bartolomeo, dentista, psicoterapeuta e direttore del Milton Erickson Institute – attraverso l’ipnosi l’approccio cambierà.
“Utilizziamo principalmente la metodica conversazionale che si avvale del linguaggio verbale e non verbale, e porta il paziente a una trance normalmente superficiale, ma già più che sufficiente per svolgere il lavoro” – ha spiegato Di Bartolomeo – “Metodica nella quale viene mantenuto un dialogo tra l’odontoiatra e il paziente. Il paziente è quindi sempre cosciente, vigile e in grado di rispondere prontamente all’odontoiatra. Viene semplicemente guidato in uno stato di rilassamento tale da rendere notevolmente più agevole e proficuo il lavoro nel cavo orale”.
Secondo la ricerca dell’istituto torinese, la calma del paziente servirà anche ad abbreviare i tempi di intervento diminuendo l’aspettativa del dolore, ma soprattutto sarà utile allo stesso dentista che “grazie all’autoipnosi, avrà capacità di recupero elevate per poter svolgere al meglio delle proprie capacità il lavoro di endodonzia”. L’ipnosi sarebbe poi utile al 20% di pazienti che sviluppa sintomi somatici a causa della paura ed al 15% che è vittima dell’ansia.
Redazione Online
