
Freme il dibattito per le ultime battute di campagna elettorale. Ieri sera Mario Monti è intervenuto alla trasmissione di Bruno Vespa “Porta a Porta”, su RaiUno, nel tentativo di convincere un’ultima volta gli italiani a votare per la sua coalizione di centro. Il Presidente del Consiglio uscente ha spiegato l’azione del suo governo tecnico e ha messo in guardia gli elettori contro le promesse facili, che ha definito senza mezzi termini “balle”.
“Per ridurre il disavanzo – ha spiegato Monti – abbiamo dovuto aumentare le tasse e ora abbiamo raggiunto l’obiettivo su cui si era impegnato Berlusconi. Ma ora dovrei continuare con una cura da cavallo, o fare promesse da fuochi d’artificio come la restituzione di imposte pagate? – ha aggiunto – No, prospettiamo una graduale riduzione delle tasse, con adeguate coperture e riduzioni della spesa, meno difficili a noi di quanto risultino ai due poli”, ha sottolineato il leader di Scelta Civica.
Sulle promesse elettorali, che roboanti si sono susseguite in questi giorni, Monti ha affermato: “Gli italiani hanno capito e sanno distinguere tra le balle che gli vengono prospettate” e “se avessimo un po’ più di tempo, la nostra proposta potrebbe essere maggioranza”, ha sostenuto. Il candidato premier è tornato a ribadire: “I moderati dovrebbero votare per noi. Cos’ha il capo del Pdl di moderato?”, si è chiesto Monti, prendendo nuovamente di mira Silvio Berlusconi.
E sulla discussa promessa di Berlusconi di restituire agli italiani l’Imu sulla prima casa, oggetto di una recente lettera inviata a milioni di famiglie, che ha scatenato furiose polemiche e anche una denuncia, il premier uscente ha dichiarato: “Tutti sarebbero contenti di vedersi ridare indietro l’Imu, ma con questa svendita dello Stato per ingraziarsi gli elettori alla vigilia delle elezioni poi bisognerà che vadano a cercare un altro professore”.
Dato il rischio di esito incerto e frammentario del voto di domenica e lunedì, con il rischio di una forte ingovernabilità al Senato, Mario Monti ha dichiarato che “per il bene dell’Italia ci vuole di sicuro la governabilità, ma poi bisogna vedere – ha aggiunto – che non sia una governabilità per il gusto della governabilità”, cioè fine a se stessa. “Ci possono essere modi di contemperare tra la destra, la sinistra e il centro. Ma se dovesse esserci per la governabilità una cosa che non promette niente di buono…”, ha detto Monti, lasciando ad intendere che nel caso, forse, sarebbe più opportuno tornare al voto.
Intanto, Monti ha ricevuto l’enodrsement del quotidiano britannico Times, che nell’editoriale pubblicato oggi scrive che l’Italia ha bisogno di “più Monti e non meno Monti“. “Se le elezioni di domenica dovessero estrometterlo dalla politica, i dolorosi sacrifici sopportati dai contribuenti italiani andrebbero sprecati e tornerebbe il rischio di una pericolosa instabilità nell’eurozona e oltre”, avverte il Times. Il quotidiano conservatore ha quindi attaccato Berlusconi, definendo il sua ricandidatura alla guida del Paese “tanto sorprendente quanto irresponsabile”. Non solo il Cavaliere è “inadatto all’ufficio”, per il Times, ma è anche “fonte di imbarazzo nazionale“. Berlusconi è “è la perfetta antitesi della disciplina di cui l’Italia ha bisogno” e ne distruggerebbe la credibilità internazionale, faticosamente ricostruita dall’Italia nei mesi del governo Monti.
Redazione
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