Sindacati confederali: “Il Primo Maggio festeggeremo alla Città della Scienza”

Susanna Camusso e Raffaele Bonanni (getty images)

I sindacati campani Cgil, Cisl e Uil hanno scelto Città della Scienza come location per la prossima festa del lavoro: l’annuncio sarà dato domani, nel corso di una conferenza stampa in programma alle 11, nella sede della Cgil napoletana. I sindacati hanno voluto in questo modo dare “un segnale forte di speranza e rinascita alla città, ai lavoratori, ai giovani”. Durante l’incontro, alla presenza dei segretari generali Libertino, Tipaldi e Bartolo, saranno illustrati i particolari della organizzazione della manifestazione.

Proseguono intanto le attestazioni di solidarietà da parte del mondo della cultura italiana.Ha detto oggi il direttore del Piccolo Teatro, Sergio Escobar a Radio24: “Chi lucra sul sottosviluppo come la criminalità organizzata ha una grande paura della cultura”. Ha proseguito Escobar: “Se riusciamo a dare una mano con un sostegno economico alla ricostruzione ne siamo felici, anche se so che non si raccoglieranno somme sufficienti. Per noi, però, è una dimostrazione di quanto rapporto ci sia tra cultura e sviluppo: quando una zona degradata trova la dignità di costruire sulla cultura, chi vive sul sottosviluppo la brucia. Ancora una volta, un ponte tra Milano e Napoli. Milano è la città più simile a Napoli, una città aperta, internazionale. Ognuno ha i suoi guai e le sue potenzialità, ma insieme abbiamo girato il mondo”.

Il questore di Napoli Luigi Merolla ha sottolineato nelle scorse ore: “Indaghiamo senza alcuna idea precostituita, ma elaborando quello che via via troviamo. Dobbiamo mettere sempre in evidenza l’aspetto delle organizzazioni criminali organizzate come significativamente incisive sulla vita della nostra città, ma allo stesso tempo non possiamo farne un paravento per qualunque cosa accada, o spiegare tutto solo ed esclusivamente in questa chiave, perché l’illegalità non consiste solo nella loro attività ma anche in tante altre manifestazioni, che possono caratterizzare larghe fasce della nostra società. Vanno quindi prese tutte attentamente in esame ogni qualvolta ci sono accadimenti che possono essere letti in più modi”.

 

Redazione online