La difesa di Berlusconi: “Trasferire i processi milanesi a Brescia”

Niccolò Ghedini (Getty Images)

La difesa dell’ex premier Silvio Berlusconi, rappresentata dagli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo, ha fatto sapere di aver presentato diverse istanze per chiedere il trasferimento, per “legittima suspicione”, dei processi Ruby, dove l’accusa è concussione e prostituzione minorile, e Mediaset, dove in appello l’imputazione è frode fiscale, da Milano a Brescia.

Qualora la Cassazione, che dovrà pronunciarsi in materia, dichiarasse ammissibili le istanze, i procedimenti sarebbero bloccati in attesa della decisione di merito da parte della Suprema corte. Il responso rispetto alla decisione sulla ammissibilità delle istanze verrà reso noto tra non meno di una settimana, mentre per il merito delle motivazioni ci vorrà diverso tempo. In ogni caso, la sospensione congelerebbe anche i termini di prescrizione.

Le istanze si basano sull’articolo 45 del codice di procedura penale, nel quale si parla di “gravi situazioni locali tali da turbare lo svolgimento del processo e non altrimenti eliminabili” che possono pregiudicare “la libera determinazione delle persone che partecipano al processo (…) o determinano motivi di legittimo sospetto”.

Intanto, da un sondaggio dell’istituto Swg per la trasmissione di Raitre Agorà, si evince che più di un italiano su 3 è convinto che i guai giudiziari di Silvio Berlusconi siano dovuti ad una vera e propria persecuzione da parte della Giustizia. Ad essere di questa opinione è la quasi totalità del bacino elettorale del centrodestra, vale a dire il 92%.

 

Redazione online