Ordini di scuderia, il parere dei Ferraristi

La Ferrari di Fernando Alonso (getty images)

Dopo che la Red Bull ha ufficialmente dichiarato che non saranno più imposti ordini di scuderia ai piloti, anche in casa Ferrari si è parlato dello stesso argomento . In primo luogo, è intervenuto Fernando Alonso, che ha preferito non sbilanciarsi troppo sulla questione: “Come pilota, si vuole sempre vincere, e fare di tutto per riuscirci. Comunque, quello che conta sono le priorità della tua squadra, quindi è difficile commentare o avere un’opinione su quanto fatto dalla Red Bull e dalla Mercedes nell’ultima gara, senza sapere di cosa hanno parlato in precedenza. Ma come ho detto, quando si è in F.1, firmiamo un contratto con la squadra e abbiamo degli obblighi professionali nei confronti del nostro team, e qualche volta le persone confondono gli ordini di squadra con l’obbligo di fare il proprio lavoro. Un infermiere non può fare il medico e un portiere non può fare l’attaccante…”, riporta “La Gazzetta dello Sport”.

Poi è stata la volta di Felipe Massa, il quale ha dichiarato di approvare gli ordini di scuderia, ma con dei limiti: “Approvo l’uso intelligente degli ordini di squadra, e con questo mi riferisco a quelle decisioni prese nei momenti chiave della stagione, non nella seconda gara del Mondiale. Le scelte devono essere fatte con in mente il bene della squadra. Ho aiutato molto piloti, per esempio Kimi quando ha vinto il titolo con la Ferrari. E anche l’anno scorso con Fernando, quando era in lotta per il Mondiale. Non ho problemi con gli ordini di scuderia che rispondono a tali criteri”, ha concluso.

 

Redazione Online