
Dzhokhar Tsarnaev, l’attentatore della maratona di Boston, sta riferendo agli agenti dell’FBI che lo stanno interrogando particolari importanti sulle dinamiche della sua cattura e dell’azione terroristica che, assieme al fratello, ha condotto. Il diciannovenne, ferito e intubato, sta comunicando con gli inquirenti dall’ospedale utilizzando la forma scritta.
Nel frattempo, nuove supposizioni si fanno strada sull’attività dei fratelli Tsarnaev e sulla morte del maggiore dei due, Tamerlan.
Secondo alcune indiscrezioni riportate alla testata Mirror da fonti interne agli investigatori, i due ceceni farebbero parte di una “cellula dormiente” di terrorismo radicale islamico e non avrebbero messo in piedi l’attentato in completa autonomia. In particolare, ha destato sospetto il fatto che gli ordigni fabbricati per gli attentati della maratona sarebbero, al contrario di quanto sembrato in un primo momento, sofisticati.
Altra notizia importante è quella dell’ipotesi dell’uccisione, da parte del fratello minore di Tamerlan. Ed Devau, a capo della cellula di polizia del sobborgo Watertown, dove è avvenuta la cattura dei due, ha affermato al Boston Globe che sarebbe stato Dzhokhar ad ammazzare il fratello investendolo con il suo Svu ancor prima che questo morisse per i colpi di arma da fuoco della polizia.
Redazione online