E’ iniziata stamattina la requisitoria del pm milanese Ilda Boccassini nel processo Ruby, che vede imputato l’ex premier Silvio Berlusconi, iniziato con il rito immediato il 6 aprile 2010 ma solo ora in dirittura d’arrivo almeno per quel che riguarda la sentenza di primo grado. Per l’ex premier l’accusa sono di concussione. Per le stesse vicende, in un procedimento penale separato, sono stati rinviati a giudizio Nicole Minetti, l’allora direttore del TG4 Emilio Fede e il manager Lele Mora, imputati per induzione e favoreggiamento della prostituzione minorile
La Boccassini ha esordito affermando che “le ragazze invitate facevano parte di un sistema prostitutivo organizzato per il piacere di Silvio Berlusconi”, inoltre che Karima El Mahroug, nota come ‘Ruby’, fosse minorenne “non c’è dubbio che questo fosse noto” agli organizzatori delle feste di Arcore. Il pm, data l’imprevedibilità del fermo di Ruby, in parte giustifica alcune scelte della Questura di Milano messe sotto i riflettori della magistratura, aggiungendo però che in quei mesi era evidente “un quadro sulla sfera personale del premier che trascendeva la sfera personale e sfiorava ipotesi di reato. Questo non poteva essere sconosciuto dai funzionari della questura di Milano”.
Ilda Boccassini mette inoltre in evidenza come a questo “sistema prostitutivo” partecipassero sia ragazze spesso extracomunitarie che “esercitavano” la professione, sia ragazze “di buona famiglia”, che intendevano in questo modo “avvicinare il presidente del consiglio nella speranza di ottenere denaro o favori”. La pm, infine, non riserva critiche all’atteggiamento della ragazza marocchina, che “mantiene un alto stile di vita, pur essendo inoccupata”, quindi “è evidente che questa si prostituisse” prima che essa venisse invitata alle “famose serate di Arcore”.
La Boccassini ha infine aggiunto che Silvio Berlusconi avrebbe versato oltre 4,5 mln di euro a Ruby come dimostrano le intercettazioni telefoniche, un biglietto sequestrato alla giovane marocchina e i prelievi fatti dall’ex premier su uno dei suoi conti. Al termine della requisitoria, Ilda Boccassini ha chiesto sei anni e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici per l’ex premier Silvio Berlusconi.
Redazione online