Dopo la requisitoria pronunciata ieri dal pm milanese Ilda Boccassini, nell’ambito del cosiddetto processo Ruby, in cui l’ex premier Silvio Berlusconi è imputato per concussione, conclusasi con la richiesta di condanna a sei anni e di interdizione perpetua dai pubblici uffici, tante sono state le prese di posizione a difesa del leader del Pdl.
Daniele Capezzone, Presidente della Commissione Finanze della Camera e Coordinatore dei dipartimenti del Pdl, ha evidenziato: “La dottoressa Boccassini ha gettato la maschera. La sua ricostruzione, basata sul ‘non poteva non sapere’, è assolutamente fragile, inconsistente, e smentita dall’andamento del processo e dai testimoni-chiave. La richiesta contro Silvio Berlusconi appare dunque spropositata, assurda e surreale”. Per l’ex ministro Maria Stella Gelmini, invece, si tratta di un “processo costruito come un castello di accuse che resistono a tutte le smentite e a tutti i costi: anche e soprattutto davanti a fatti e a testimonianze chiare e incontrovertibili”.
Il senatore Altero Matteoli ha sottolineato la volontà di “eliminare un nemico politico abbattendolo per sempre”, spiegando: “La condanna richiesta condita dall’interdizione perpetua é lunare ma gli argomenti, le parole e i toni utilizzati dal Pm Boccassini per giustificarla sono inaccettabili. Esse sono la prova del pregiudizio contro Berlusconi e di una persecuzione politica intollerabile”. Ha aggiunto l’ex governatore di Puglia Raffaele Fitto: “Assurda e spropositata la condanna chiesta oggi nei confronti del presidente Berlusconi: per l’incredibile reato di prostituzione minorile, la presunta sfruttata nega di essere stata sfruttata e per la fantasiosa ipotesi di concussione, i concussi negano di essere stati concussi”.
Sulla frase circa la ’furbizia orientale, propria delle sue origini’ di Karima El Mahroug si è soffermato il senatore del Pdl, Lucio Malan, che ha chiosato: “Anche se aveva molto del comizio politico, Boccassini parlava come procuratore della Repubblica Italiana, e chiede sentenze ’in nome del Popolo Italiano’. Ebbene, il popolo italiano non é razzista e la Costituzione della Repubblica di cui la dottoressa Boccassini é procuratore bandisce ogni distinzione di razza. Mi aspetto su questo forti proteste della sinistra, a meno che gli italiani di origine estera siano da difendere solo quando sono ministri”.
Accuse di razzismo rivolte al pm Boccassini anche dal capogruppo del Pdl alla Camera, Renato Brunetta: “A me sembra un processo farsa, fatto di nulla, con dispendio di risorse pubbliche spaventoso e una requisitoria che ha avuto dei tratti razzisti rispetto alla signorina Ruby”. Ha aggiunto l’ex ministro: “E’ lunare che l’Italia debba fermarsi per questo processo e fuori dalla realtà che la sua vita politica sia condizionata da anni da questi argomenti. Speriamo che ci sia un giudice a Berlino perché a Milano non c’è. Non credo che le farse intacchino cose serie come l’Imu e la cassa integrazione, le farse sono farse”.
Redazione online