
Nella giornata mondiale in difesa dei diritti degli omosessuali indetta dall’Onu, nell’ambito di una cerimonia, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio forte esprimendo la sua vicinanza “a quanti sono stati vittime di intollerabili aggressioni e a quanti subiscono episodi di discriminazione che hanno per oggetto il loro orientamento sessuale”.
Il presidente della Repubblica ha sottolineato di rivolgere “un pensiero particolare va a quei giovani che per questo hanno subito odiosi atti di bullismo che, oltre ad aggravare le manifestazioni di discriminazione, alimentano pregiudizi e dannosi stereotipi”, ricordando di aver “più volte ribadito, la denuncia e il contrasto all’omofobia devono costituire un impegno fermo e costante non solo per le istituzioni ma per la società tutta: in questo senso la cultura del rispetto dei diritti e della dignità della persona ha già trovato significative espressioni sul piano legislativo e deve trovare piena affermazione in primo luogo nella famiglia, nella scuola, nelle varie realtà sociali e in ogni forma di comunicazione”.
Da parte sua, come riporta la Repubblica, il presidente della Camera, Laura Boldirini ha sollevato il problema del riconoscimento giuridico agli omosessuali: “Le loro unioni anche in Italia”, afferma la Boldrini.
Su questo tema, è intervenuto anche il presidente del Senato Pietro Grasso: “La tutela dei diritti delle persone omosessuali, bisessuali e transessuali rappresenta l’ultima frontiera del lungo percorso storico che ha accompagnato l’affermazione e la protezione dei diritti umani. Lo Stato si attivi non solo per il riconoscimento, ma anche per la concreta protezione dei diritti degli omosessuali”, dichiara Grasso.
Anche il ministro alle Pari Opportunità, Josefa Idem, si è pronunciata e, in occasione della ricorrenza di oggi ha detto: “Ritengo necessario che anche il nostro Paese si doti di una legge sulle unioni civili affinché venga dato un riconoscimento giuridico ai diritti delle coppie omosessuali come sollecitato dalla stessa Costituzione”.
A ricordare la giornata mondiale per i diritti omosessuali anche il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno con un messaggio pubblicato su Twitter: “L’omofobia è una stupida discriminazione. Roma ci insegna quotidianamente il rispetto verso il prossimo”. Mentre come riporta l’Ansa, Alemanno ha pubblicato sul suo profilo Facebook una citazione dell’attore Morgan Freeman: “Odio la parola omofobia. Non e’ una fobia. Non sei spaventato. Sei un cretino”.
Sondaggio Ue:
Secondo il rapporto Ue sull’omofobia, diffuso in occasione della ricorrenza, in Europa, sono ancora numerose le aggressioni nei riguardi dell’orientamento sessuale. Un omosessuale su quattro ha subito violenze o minacce negli ultimi cinque anni.
Il sondaggio ha considerato oltre 93 mila persone nei 27 stati membri dell’Ue, con l’aggiunta della Croazia. Oltre un quarto degli intervistati (il 26%) ha riferito di aver subito qualche aggressione, fisica o verbale, negli ultimi 5 anni.
Le interviste che hanno riguardato anche gay, lesbiche, bisessuali e trasgender (comunità che porta la sigla Lgbt). In molti hanno raccontato un quadro in cui ancora molti di loro temono violenze.
Il 28% dei trasgender dichiara di essere stato minacciato 3 volte nell’ultimo anno a causa della propria sessualità. Mentre due terzi degli intervistati e tre quarti degli uomini gay hanno affermato di aver paura a mostrare la propria sessualità in pubblico.
Insulti e minacce ai quali si aggiungono atti di bullismo nelle istituzioni scolastiche; “Gli Stati membri devono fare in modo che gli studenti Lgbt si sentano sicuri a scuola perché (la scuola) è il luogo dove spesso cominciano le esperienze negative, i pregiudizi sociali e l’esclusione delle persone Lgbt”, scrive il rapporto.
In questo panorama, l’Italia, l’omofobia sarebbe “sempre lievemente peggiore (o uguale) che nella media europea”, secondo la comunità Lgbt. In media, il numero degli intervistati che si è sentito vittima di minacce e violenze in pubblico varia dal 30 al 40%: il 30% in Olanda, 54% in Italia (seguita da Cipro, Polonia, Croazia e Lituania). Simili le percentuali sulle discriminazione sul luogo di lavoro o in luoghi diversi dal posto di lavoro: 34% in Italia; 20% in Olanda, 42% in Lituania.
Nazioni Unite
L’Onu ha lanciato una campagna educativa attraverso un video in cui compaiono Ban Ki-moon, il Segretario Generale delle Nazioni Unite e Navi Pillay, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani.
Video Onu: The Riddle: new anti-homophobia message from UN human rights office
Redazione