Sono due artisti. Si chiamano Massimo Di Cataldo e Anna Laura Millacci. Lui scrive e canta canzoni d’amore assai struggenti, lei mescola pittura grafica fotografia e disegno per rappresentare atmosfere fantastiche. Sono due persone note, ma potrebbero essere un uomo e una donna qualunque, due delle decine di migliaia protagonisti di matrimoni frantumati dall’odio, dalla violenza, oppure dalle menzogne, dalle false accuse, dalle trappole. Sono i genitori di una bimba di tre anni, che a breve avrebbe avuto un fratellino o una sorellina, se il feto non fosse diventato solo un grumo di sangue che allaga un lavandino in un paio di foto. Un embrione abortito per le botte, se è vero quel che la sua mancata madre scrive e raffigura sul suo profilo Facebook: “Questa volta lui le botte me le ha date al punto da farmi abortire il figlio che portavo in grembo”. Lui non risponde, risulta irrintracciabile. Una storia orribile, comunque sia andata.
Lei, Anna Laura Millacci, trentenne “visual artist”, come scrive di sé sul suo profilo, ha pubblicato sul profilo a cadenza regolare, foto del suo volto insanguinato e del suo figlio non nato, sempre con il medesimo commento: “Sono foto di venti giorni fa…Credo nella dignità e nel rispetto delle donne. Ci sono donne che ogni giorno subiscono violenze e continuano a perdonare. Io il signor di Cataldo, faccia d’angelo e aspetto da bravo ragazzo, l’ho perdonato tante volte. Anche quando ero incinta mi ha picchiata e R. é un miracolo sia nata..Nessun uomo potrà mai più farmi questo a me e alla vita. E spero che questo outing pubblico sia utile a tutte quelle donne che subiscono uomini che sembrano angeli e poi ci riducono così . Continuando la loro vita sorridenti e divertiti ..come se nulla fosse accaduto”.
Bizzarri si difende cosi:
«Solo poco fa ho appreso da Facebook cosa sta succedendo e sono sconvolto. Come può una donna, madre di mia figlia, arrivare a tanto, alterando la realtà, solo perché una storia finisce?». Così il cantante Massimo Di Cataldo ha replicato alle accuse della compagna Anna Laura Millacci, la quale ha pubblicato su Facebook alcune foto che la ritraggono sanguinante e con il volto tumefatto. «Farò di tutto – aggiunge Di Cataldo su Fb e Twitter – per tutelarmi, prima come uomo e poi come artista».
La rete ha risposto comunque negativamente accusando il cantante di essere una persona spregevole. Sotto al post in cui Di Cataldo si difende, ci sono centinaia di messaggi di risposta, quasi tutti contro di lui. Fra i tanti quello di Tina: “si definisce un artista questo….ahahahahah…..ma lo sai il significato della parola artista e quali sono i veri artisti? Vergognatiiiiii!!!! fai schifo… sparisci. Quelli come te solo in carcere debbono stare, sei un assassino!!!!”.
Fonte: www.ilmessaggero.it