
Sono tre gli episodi di stupro, uno dei quali è ancora da verificare, avvenuti nei giorni di Ferragosto nel Salento, ormai una delle mete preferite dai vacanzieri italiani, soprattutto dai giovani e dai giovanissimi. In tutti gli episodi, le vittime hanno raccontato di essere state violentate dopo aver bevuto alcolici.
Partendo da questi episodi e da altre denunce arrivate nelle scorse settimane, la prefettura di Lecce ha deciso così di provare a porre rimedio alla situazione, vietando fino alla fine dell’estate gli happy hour pomeridiani nei lidi balneari con conseguente divieto di somministrazione di superalcolici, e riducendo inoltre il numero di spettacoli e feste in stabilimenti che sono sempre più simili a discoteche all’aperto.
Ha sottolineato il prefetto Giuliana Perrotta che il provvedimento risponde a richieste specifiche avanzate dalla Assobalneari, evidentemente come forma di autotutela. Ha proseguito il prefetto in conferenza stampa: “Girano bottiglie di superalcolici da dieci litri, con violazioni, tra l’altro, della normativa fiscale. Situazioni che poi finiscono col generare episodi di violenze sessuali, presunte o meno che siano, ai danni di ragazze che vengono travolte da tutto questo”.
Ha aggiunto ancora la Perrotta: “O si capisce che la tutela dei giovani, dell’incolumità pubblica e l’affermazione della legalità non sono valori negoziabili e che non limitano la libertà economica ma la esaltano, o si dovrà passare ad azioni forti, come già accaduto a Porto Cesareo dove a causa dell’illegalità diffusa, la stagione é stata a rischio fino all’ultimo”.
Soddisfatto dei provvedimenti il procuratore aggiunto di Lecce, Ennio Cillo. “La situazione era diventata allarmante; è importante che oggi operatori e amministratori abbiano preso da subito l’impegno a modificare una serie di autorizzazioni, spazi e abitudini che stavano consentendo una degenerazione, anche se è bene dirlo i casi di violenza sessuale sui quali stiamo indagando non sono peculiari ad un allarme specifico su Gallipoli ma piuttosto sintomo di un disfacimento dei costumi che si sta registrando dovunque”.
Redazione online