Stamina, Davide Vannoni: “Contro il metodo, bocciatura politica e non scientifica”

Davide Vannoni (screeshot "Le Iene")

Nuovo affondo da parte di Davide Vannoni, presidente di Stamina Foundation, in un’intervista al portale “Nextme”, contro la bocciatura del metodo Stamina da parte del Comitato Scientifico voluto dal ministero della Salute, una scelta attesa, perché – secondo Vannoni – il comitato “è composto per il 70 per cento da persone che si erano già espresse contro Stamina, avevano già pubblicato articoli, rilasciato interviste nei mesi passati, ancora prima di essere nominati. Lei pensi che tra i membri del Comitato Scientifico (poi ha dato le dimissioni) c’era Giulio Cossu, che è anche il vicepresidente dell’Associazione Luca Coscioni”.

Vannoni avanza poi dei dubbi sulla presenza di una staminologa in una delle riunioni per discutere del Metodo Stamina, la dottoressa Mara Riminucci, “una collaboratrice di Paolo Bianco [esperto in anatomia patologica che ha sempre avuto dubbi sulla bontà del metodo, ndr]. E che era forse l’unica farmacologa presente. Ma non era del Comitato, era un’esterna chiamata come consulente. Guardando le sue pubblicazioni, ne ho trovata una del 2001, con Paolo Bianco, nella quale si parla proprio di cellule stromali. Gli autori affermano che si possono trasformare in neuroni e che possono rappresentare un potenziale futuro terapeutico”.

Il padre del metodo Stamina ha infine aggiunto che da parte del Comitato c’è stata “una bocciatura politica, non scientifica”, per cui “io mi auguro che la sperimentazione venga interrotta. È una presa in giro agli italiani e uno spreco di denaro pubblico. Per quanto riguarda la metodica, gli sviluppi che prevedo sono di diversi tipi. Il primo è quello di fare la sperimentazione all’estero”.

Redazione online