Omicidio Rea, dichiarazioni spontanee di Parolisi. Difesa: “Riesame impronte trovate sul corpo”

Tribunale

Si è aperta questa mattina alla Corte d’Assise d’Appello all’Aquila, la seconda udienza del processo d’appello che vede l’ex caporalmaggiore Salvatore Parolisi imputato per l’omicidio di sua moglie Melania Rea.

Parolisi, già condannato in primo grado all’ergastolo, ha deciso oggi di rilasciare delle dichiarazioni spontanee per raccontare “la sua verità”.
L’imputato è stato introdotto dal suo avvocato difensore Valter Biscotti e stando a quanto hanno rivelato i suoi legali, Parolisi ha parlato della sua vita e del suo rapporto di coppia con Melania, ma soprattutto, cosa accadde il 18 aprile 2011, giorno in cui la donna è stata uccisa.
“E’ convinto e deciso fare chiarezza sui tanti punti di questa vicenda, di questa ricostruzione e della sua vita di coppia che non sono stati analizzati nel modo giusto”, ha affermato uno dei legali di Parolisi, Nicodemo Gentile.

Con queste dichiarazioni, come riportano i media, Parolisi non solo rompe un silenzio che dura ormai da quasi due anni ma è anche l’ultima occasione per dire la verità e spiegare come sono andati i fatti prima della sentenza prevista il 30 settembre.
Dopo le dichiarazioni di Parolisi, l’avvocato Biscotti ha iniziato la sua arringa difensiva chiedendo alla Corte di riesaminare “l’impronta del piede o della mano e del polsino sporco di sangue trovato sul corpo di Melania che non appartiene né a Parolisi né alla vittima”.

Il fratello della vittima, Michele Rea, presente in aula sia durante il processo di primo e secondo grado, è convinto della colpevolezza di Parolisi e riguardo alle dichiarazioni spontanee che saranno rilasciate oggi dall’ex caporalmaggiore ha commentato, prima di entrare in aula, che “ripeterà sempre la stessa identica cantilena”.

Uscendo dall’aula al termine delle dichiarazioni di Parolisi, il fratello di Melania ha dichiarato che “è stato un momento forte per noi ma francamente quello che ha detto non cambia lo stato delle cose”. Tuttavia, spiega Michele prima di tornare in silenzio Parolisi ha detto una cosa nuova alla famiglia Rea: “Scusatemi, vi prego scusatemi”.

Redazione

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