Grandi mostre: Scuderie Quirinale celebrano bimillenario della morte dell’imperatore Augusto

Mostra su Augusto Imperatore, Scuderie del Quirinale (Getty images)

Le Scuderie del Quirinale a Roma celebrano con una mostra imponente il bimillenario della morte di Augusto l’imperatore (Roma 23 settembre del 63 a.C – 9 Agosto del 14 d.C.).

L’esposizione vanta la curatela di ben cinque critici e storici dell’arte e una collaborazione tra Francia e Italia.

Saranno esposte 200 opere e reperti antichi provenienti da molti musei e collezioni private tra queste statue, busti e oggetti preziosi con i quali il percorso espositivo ricostruisce la vita e la carriera del princeps con il formarsi di una nuova cultura e di un nuovo linguaggio artistico, tutt’ora alla base della civiltà occidentale: l’era augustea, il tempo di pace e prosperità che è stato oggetto della propaganda imperiale e spesso illustrato attraverso l’arte, la pittura o la poesia.

Tra gli oggetti presentati vi saranno alcune rarità che per la prima volta saranno affiancate tutte insieme: tra queste gli argenti di Boscoreale provenienti dal Louvre, il fregio Grimani dal Kunstistorisches di Vienna e l’inedita ricostruzione di 11 rilievi, oggi divisi tra la Spagna e l’Ungheria, dell’edificio pubblico eretto originariamente in Campania in memoria di Augusto dopo la sua morte, e dove vi è narrato, uno scontro navale della battaglia di Azio, che nel 31 a.C. mise fine alla guerra civile tra Ottaviano e Marco Antonio aprendo la strada al definitivo trionfo del princeps.

Per la prima volta, sottolinea il comunicato della mostra sono riunite tutte le statue di Augusto: l’Augusto pontefice massimo da via Labicana conservato al Museo Nazionale Romano, e l’Augusto di Prima Porta dei Musei Vaticani, accostata al Doriforo del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la statua equestre in bronzo dell’imperatore restituita dal mar Egeo proveniente da Atene e il ritratto bronzeo che proviene da Meroe (Nubia, Egitto) conservato al British Museum.

La mostra che si apre oggi e che resterà fino a febbraio alle Scuderie delle Quirinale approderà poi al Grand Palais di Parigi.
Tra i curatori si annoverano tre italiani, l’archeologo Eugenio La Rocca, Annalisa Lo Monaco e Claudio Parisi Presicce e due francesi Cécile Giroire e Danierl Roger.

A corredo dell’evento saranno promossi workshop, incontri e percorsi didattici.

“La mostra presenta tutte opere in prevalenza ma non completamente urbane realizzate secondo un’ottica urbana, secondo la volontà di Augusto stesso, e naturalmente vuole rappresentare il percorso di Augusto, dalle origini alla sua apoteosi come divinità”, ha spiegato l’ideatore del percorso espositivo La Rocca.

Redazione