Datagate, Schultz: "Stop ai trattati di libero scambio"

Martin Schultz (getty Images)

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Proseguono le critiche da parte dell'Europa nei confronti degli Usa, dopo le nuove rivelazioni sul Datagate venuta a galla nei giorni scorsi; il presidente del Parlamento Europeo, Martin Schultz ha oggi commentato: “Penso che dobbiamo sospendere ora i negoziati per arrivare a un accordo di libero scambio tra Ue e Usa. Ci sono alcuni standard e criteri che si devono rispettare, altrimenti non ha alcun senso parlarci l'un l'altro”.

Sempre da parte dell'Europa, arriva l'invito di Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio Europeo, ad approvare la direttiva sulla protezione dati l'anno prossimo, “perché è importante ristabilire la fiducia”. Intanto, in Italia, prosegue il dibattito politico, con Fabrizio Cicchitto che ha commentato: “Questa vicenda del Datagate è sconvolgente anche per chi mantiene comunque sempre ferma la solidarietà occidentale che ha un valore anche dopo la fine dell'Urss in seguito alla crescita del fondamentalismo islamico e del conseguente terrorismo, alla crescita della potenza cinese e a molte altre contraddizioni internazionali. Purtroppo gli Usa stanno mettendo in evidenza un misto di arroganza del potere e anche di incredibile inefficienza gestionale di partite assai delicate”.

Secondo Deborah Bergamini, capogruppo del PdL in Commissione esteri alla Camera, “bene ha fatto il nostro governo a chiedere di conoscere la verità, senza lasciar adito a dubbi; auspichiamo che anche le istituzioni comunitarie facciano sentire la propria voce in ogni sede diplomatica affinché si arrivi quanto prima ad un chiarimento definitivo della vicenda”. Al contrario, Giacomo Stucchi, presidente del Copasir, in una nota, ha sostenuto di ritenere l'esistenza di un programma denominato “Tempora” inverosimile.

Redazione online

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