Un cognome italiano e un’indole iconoclasta: già da queste due brevi caratteristiche emerge la tendenza di Frank Zappa alla commistione e si delinea quella propensione fusion che ha caratterizzato gran parte della sua produzione musicale, la stessa che ancora oggi, a vent’anni dalla morte, viene ricordata come sua incontestabile peculiarità.
Zappa nacque a Baltimora il 21 dicembre del 1940, figlio di un palermitano immigrato in America per ragioni di tipo economiche e di una madre italo-francese. Il contatto con l’Italia, paese di riferimento nelle fantasie e nelle strategie educative del padre di Frank, fu sin dall’adolescenza problematico e si delineò durante gli anni dell’attività come musicista in termini ancor più controversi a causa della dichiarata propensione anticlericale del cantautore. Molte tra le canzoni di Zappa riflettono sulle contraddizioni dell’istituzione ecclesiastica e sui dubbi della fede. Da ricordare, ad esempio il testo della nota “Catholic Girls” che, nel ritornello, dice: “Ragazze cattoliche, sai come si comportano? Padre Riley è gay ma questo non ferma Mary”.
In “Catholic Girls” poi, come in tutta la produzione zappiana, appare chiara la volontà di integrare generi musicali diversi, a dimostrare l’importanza della sperimentazione che per lungo tempo ha portato i critici musicali a disquisire sull’etichetta da appiccicare alla musica del cantautore, salvo poi gettare la spugna e definire l’arte di Zappa inclassificabile nella sua straordinaria varietà.
Frank Zappa è morto il 4 dicembre del 1993 a Los Angeles. A portarlo via fu un cancro alla prostata.
Qui sotto il video di “Catholic Girls” e una fotogallery di Zappa:
Redazione onlne