
L’atteso incontro tra Silvio Berlusconi e i rappresentanti della minoranza degli autotrasportatori che da domenica notte sono in sciopero contro le politiche del governo Letta è stato rinviato. Lo ha affermato, in una nota, lo stesso presidente di Forza Italia, che avrebbe dovuto vedere i delegati degli autotrasportatori proprio in questi minuti; in ogni caso, il Cavaliere ha rivolto il suo invito “al governo affinchè si faccia subito interlocutore attento delle istanze rappresentate da migliaia di aziende che stanno pagando la politica recessiva degli ultimi 2 anni”.
“Da giorni il nostro Paese è bloccato dall’azione di protesta che vede insieme molte categorie produttive, ivi compresa una parte degli autotrasportatori, e che sta provocando disagi alla popolazione e al commercio”, ha sottolineato Berlusconi, chiedendosi poi: “Sino ad ora il Governo è apparso poco reattivo. Cosa aspetta a convocare queste categorie? Forse che accada qualcosa?”.
Si dimostra vicino a chi protesta anche Lucio Malan, ma invita a contestare in maniera pacifica, aggiungendo: “Ho notizia che i manifestanti pacifici si stanno mobilitando per isolare i violenti, spesso dei professionisti del caos di piazza per qualsiasi causa, e spero in un loro pieno successo. Si può manifestare, anzi si deve manifestare senza violenza, senza creare problemi a chi va a lavorare o a studiare o a farsi curare. Certe notizie sono state gonfiate, ma i disagi – anche gravi – sono reali e toccano tanti cittadini che la pensano come chi protesta pacificamente. Le istituzioni devono ascoltare le ragioni della gente e rifiutare la violenza. Chi ha la responsabilità dell’ordine pubblico deve intervenire in modo specifico ed efficace contro chi infrange la legge, garantendo agli altri il diritto alla protesta”.
Anche il deputato Giuseppe Galati chiede che “la rabbia dei forconi non sfoci in violenza,la politica però deve tentare di comprendere e distinguere,perché ciò è frutto di una crisi feroce”. Attacca la presa di posizione di Beppe Grillo, che ieri ha invitato le forze dell’ordine a stare al fianco dei manifestanti, ma si è detta convinta della necessità di un intervento del governo anche l’ex ministro Mariastella Gelmini, per la quale “una fiscalità oppressiva e asfissiante sta alimentando strati sempre più ampi di malessere sociale”.
“Intervenire in questa direzione è la prima e più importante delle decisioni che il governo dovrebbe adottare ma che non è stato in grado fin qui di adottare” – ha detto ancora la Gelmini – “Le politiche basate sugli incrementi fiscali -stanno fallendo dappertutto, come insegna la rivolta sociale in atto in Francia contro il governo Hollande. Ci sono responsabilità dell’Europa, certo, ma ci sono anche atti e risposte che ogni singolo Paese deve trovare al proprio interno”.
Nel frattempo, da parte del Pd si chiede al ministro degli Interni Angelino Alfano di intervenire in maniera decisa e di non limitarsi agli annunci: “Da tre giorni annuncia che il governo non tollererà che le manifestazioni dei forconi violino la legalità e paralizzino le città con la violenza e blocchi. D’accordo. Sarebbe però il caso di cominciare a farlo oltre che annunciarlo”. Si rivolge invece ai manifestanti il viceministro dell’Economia Stefano Fassina: “Il Governo fa di tutto per affrontare l’emergenza. La protesta rischia di essere cavalcata dai populisti professionisti che abbiamo in Italia, da Grillo a Berlusconi”: