No Tav. Denunciata per violenza sessuale la manifestante che baciò l’agente di Polizia

Bacio tra No Tav e poliziotto (MARCO BERTORELLO/AFP/Getty Images)

Era finita su tutti i giornali Nina De Chiffre, la ragazza No Tav che il 16 novembre scorso aveva simulato un bacio a un poliziotto nel corso di una protesta contro la realizzazione della Torino – Lione. Lo scatto del “bacio” simbolico e provocatorio tra la manifestante e l’agente aveva fatto il giro del web e delle testate cartacee, ma oggi Nina, proprio per quel gesto simbolico, si ritroverebbe con una denuncia per violenza sessuale a carico.

A presentare la richiesta presso le autorità sarebbe stato, secondo una notizia battuta da Repubblica, Franco Maccari, segretario generale del Coisp, il quale ha comunicato la sua decisione alla trasmissione radiofonica La Zanzara: “Se fosse stato un poliziotto a baciare un manifestante a caso, sarebbe scoppiata la terza guerra mondiale”, avrebbe detto Maccari ai microfoni del programma di Radio24.

Paradossale in questa vicenda è il fatto che Nina aveva inscenato il famoso bacio per denunciare lei stessa la presunta aggressione sessuale subita da Marta, altra manifestante No Tav. De Chiffre aveva dichiarato ai giornalisti di Repubblica, poco dopo essere stata immortalata nella celebre fotografia: “Volevo che quel poliziotto si ricordasse quello che è successo a Marta di Pisa  lo scorso luglio è stata molestata e picchiata senza nessuna conseguenza per gli agenti”.

Redazione online