
Un nuovo scandalo riguardante le spese inappropriate compiute da rappresentanti politici nei consigli regionali torna a colpire la Lombardia, dopo le inchieste simili già sviluppatesi negli anni scorsi. Sotto la lente di ingrandimenti della Corte dei Conti regionali sono finiti diversi ex consiglieri regionali di Pdl e Lega Nord che avrebbero prodotto un danno erariale complessivo di 500mila euro per spese “del tutto estranee al mandato consiliare e spesso palesemente attinenti interessi personali del singolo consigliere”.
Hanno spiegato gli inquirenti: “Le indagini coordinate e dirette dal procuratore regionale Antonio Caruso e dai sostituti Adriano Gribaudo e Luigi D’Angelo ed effettuate dalla guardia di finanza di Milano -hanno consentito, anche per effetto della stretta collaborazione attuata con la Procura del tribunale di Milano, l’accertamento di un danno erariale connesso all’illecita gestione dei fondi posti a disposizione dei gruppi consiliari regionali dalla Regione”. Le “spese pazze” compiute dagli ex consiglieri regionali fanno riferimento in particolare al periodo che va tra il 2008 e la prima parte del 2012.
Tra i consiglieri regionali implicati, vi sarebbero anche i capigruppo, che sono ritenuti responsabili tra l’altro di omesso controllo, per non aver verificato come quei soldi siano stati spesi. Proseguono intanto i controlli su altri 65 consiglieri, 37 dei quali facenti parte dei gruppi Pdl e Lega Nord e 28 dei gruppi consiliari di opposizione per spese effettuate nel medesimo periodo preso in considerazione.
Redazione online