E’ morta Giuliana Dal Pozzo, pioniera della lotta contro la violenza sulle donne

Murale contro la violenza sulla donna (getty images)

E’ morta ieri a Roma, all’età di 91 anni, Giuliana Dal Pozzo, nota per aver fondato nel 1988 – in anni in cui il fenomeno era quasi del tutto sommerso – ‘Telefono Rosa’, un’associazione di volontariato che si batte da ormai un quarto di secolo contro la violenza sulle donne all’interno delle mura domestiche. La Dal Pozzo ha diretto tra l’altro, insieme a Miriam Mafai, la rivista ‘Noi donne’, organo ufficiale dell’Unione Donne Italiane, negli anni in cui il giornale ebbe la sua massima diffusione, grazie alla lotta su tematiche come divorzio, aborto e tutela della maternità.

Proprio sulla rivista tenne per un ventennio la rubrica ‘Parliamone insieme’, strumento efficace attraverso il quale colloquiare con le donne di temi che dettarono l’agenda dell’emancipazione femminile. Un punto di riferimento nella lotta contro la violenza sulle donne fu poi il saggio, pubblicato nel 1969, ‘Così fragile, così violento’, che metteva in luce – in una prospettiva tutta femminile – le difficoltà relazionali dell’uomo all’interno delle mura domestiche.

Il suo impegno con ‘Telefono Rosa’ ha fatto sì che da un piccolo gruppo di volontarie il progetto si espandesse, tant’è che ora l’associazione è divenuta la più importante in Italia per quel che riguarda la lotta contro la violenza sulle donne, arrivando a gestire un numero di telefono di carattere istituzionale, il 1522, a cui vengono segnalati quotidianamente centinaia di casi. Attualmente l’associazione vanta sportelli aperti, oltre che nella Capitale, anche a Torino, Verona, Mantova, Perugia, Napoli, nel frusinate e nel catanese.

Giuliana Dal Pozzo è stata nominata nel 2007 Grande Ufficiale al merito della Repubblica dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, per il suo impegno nella lotta contro la violenza sulle donne.

Redazione online