Consiglio dei Ministri: parte la discussione sul “Decreto svuota-carceri”

Carcere (Getty Images)

A partire da oggi il Consiglio dei Ministri si troverà ad affrontare la discussione sulla riforma della giustizia. Sul tavolo, in particolare, il tema del cosiddetto “Decreto svuota-carceri” e della revisione del codice civile, ma nei prossimi giorni potrebbe essere trattato anche quello penale.

A sollecitare l’intervento del governo è stato il Presidente della Repubblica Napolitano, che, di fronte alle condizioni disumane delle prigioni del nostro paese, ha espresso la propria fiducia su un’azione congiunta e rapida delle Camere. Dal canto suo, Letta ha già fatto sapere che il Consiglio dei Ministri di oggi cercherà subito di dare seguito a quest’urgenza.

Nella giornata di Giovedì il Ministro della Giustizia Cancellieri dovrebbe invece riferire in Commissione Giustizia al Senato su indulto e amnistia.

Le misure adottate da questo provvedimento dovrebbero riguardare all’incirca 3 mila detenuti, oltre ai 4 mila che già hanno usufruito di decreti precedenti sullo stesso tema.

Ecco, in sintesi, le principali novità del Decreto: la liberazione anticipata per “buona condotta” passa da 45 a 75 giorni ogni 6 mesi di detenzione, la decisione rimane a carico del giudice, che potrà applicarla retroattivamente dal gennaio 2010 fino ai condannati per i due anni successivi al varo del Decreto. Il braccialetto elettronico potrà essere applicato solamente a coloro che si trovano ai domiciliari, mentre le novità riguardano la sua applicazione esterna nei casi di affidamento in prova, permessi e lavoro esterno. Proprio per quanto riguarda l’affidamento in prova ai servizi sociali, il tetto della pena per coloro che possono accedervi passa da 3 a 4 anni, includendo circa 1000-1500 detenuti.

Espulsione: le misure previste prevedono un’identificazione immediata degli immigrati dopo la carcerazione e suggeriscono un’applicazione più frequente dell’art.16 della Bossi-Fini, che prevede l’espulsione immediata invece degli ultimi due anni di detenzione per reati minori.

Ulteriori novità riguardano anche il trattamento dei detenuti tossicodipendenti, per i quali sarà proposta una facilitazione nell’accesso alle strutture di recupero. Istituito anche il reato di “spaccio minore”, con pene minori da 1 a 5 anni e multe per decongestionare le carceri.

Infine, la creazione del Garante nazionale dei detenuti, organo che sarà deputato alla tutela extra-giudiziale dei diritti dei carcerati.

Redazione