
Il video trasmesso ieri sera dal Tg2, che testimonia le condizioni in cui versa il Centro di Identificazione ed Espulsione di Lampedusa, ha fatto gridare allo scandalo le istituzioni politiche, con il vicepremier e ministro degli Interni Angelino Alfano, che in una breve nota ha sostenuto: “Sui fatti avvenuti al Centro di primo soccorso e accoglienza di Lampedusa, raccontati dal Tg2 ieri sera, accerteremo le responsabilità e chi ha sbagliato pagherà. Entro 24 ore avremo una relazione dettagliata, richiesta dalla Prefettura di Agrigento all’Ente gestore, per comprendere le ragioni di quanto accaduto e assumere le conseguenti decisioni”.
In particolare, nel video si vedono chiaramente uomini spogliati di tutti i loro abiti e sottoposti al getto di un idrante che dovrebbe debellare una malattia, la scabbia, che nessuno dei migranti presenti nel centro in quel momento aveva dimostrato di avere; secondo il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, si tratta di “una pratica da lager”, e aggiunge: “Una pratica sanitaria non si fa all’aperto, irrorando gli ospiti, nudi, con un tubo. Lampedusa e l’Italia intera si vergogna di queste pratiche d’accoglienza”. Indignazione anche da parte di Laurens Jolles, delegato dell’UNHCR per l’Italia e il Sud Europa, che però sottolinea come questa situazione non sia una novità e accusa: “Sono anni che chiediamo alle autorità italiane trasferimenti rapidi da Lampedusa”.
Di “trattamento indegno di un paese civile” ha parlato invece il presidente della Camera, Laura Boldrini, sostenendo: “Uomini e donne, per essere sottoposti ad un trattamento sanitario, vengono fatti denudare all’aperto in pieno inverno. Quelle immagini non possono lasciarci indifferenti. Tanto più perché arrivano dopo i tragici naufragi di ottobre e dopo gli impegni che l’italia aveva assunto in materia d’accoglienza”.
Sconcertata per quanto accade nel Cie di Lampedusa, infine, anche la Curia di Agrigento: “La situazione emergenziale che si vive all’interno del centro non può giustificare situazioni e trattamenti che poco hanno a che fare con il rispetto della dignità umana e dei diritti dell’uomo come quelle trasmesse. E questo proprio alla vigilia della giornata internazionale dei diritti dei migranti, stabilita dall’Onu, il 18 dicembre”.
Redazione online