Peculato, arrestato un consigliere regionale in Sardegna

Soldi (PHILIPPE HUGUEN/AFP/Getty Images)

Un consigliere regionale della Sardegna del Pdl, Sisinnio Piras, è stato arrestato oggi in uno dei filoni dell’inchiesta sui rimborsi ottenuti dai vari gruppi consiliari sardi. Per l’esponente del centrodestra finito oggi in manette, l’accusa è di peculato: gli vengono contestate in particolare spese sostenute per una serie di convegni su temi di interesse medico sportivo e sull’obesità. Nel corso di questi convegni, venivano serviti piatti tipici a base di maiale, che sarebbero stati acquistati dall’azienda agricola di proprietà dello stesso Piras.

L’altro ieri all’alba, erano state effettuate delle perquisizioni domiciliari nei confronti di vari esponenti politici presenti in consiglio regionale, tra cui esponenti di punta del Partito Sardo d’Azione, come l’ex capogruppo Giacomo Sanna, l’ex assessore ai Trasporti, Christian Solinas ed Efisio Planetta.

Proseguono dunque gli arresti nell’ambito di una vasta operazione contro le cosiddette “spese pazze” nel Consiglio regionale sardo. Il 6 novembre scorso, il Nucleo di Polizia giudiziaria della Procura di Cagliari ha infatti arrestato due consiglieri regionali sardi, Mario Diana, ex capogruppo Pdl e ora alla guida di «Sardegna è già domani», e Carlo Sanjust (Pdl), in quanto c’era il “rischio di un inquinamento delle prove e anche da quello della reiterazione del reato di peculato”.

L’inchiesta va avanti da mesi e oltre agli arrestati di oggi, avevano ricevuto un avviso di garanzia ben 32 consiglieri o ex consiglieri regionali. Lo scorso 20 novembre, in uno dei filoni dell’inchiesta, era stato condannato con rito abbreviato a un anno e otto mesi di reclusione, con pena sospesa per l’intervento della condizionale, il consigliere regionale ed ex capogruppo Idv in Sardegna, Adriano Salis, accusato di peculato.

Redazione online