Riforma della legge elettorale, passaggio alla Camera già a fine gennaio

La Camera dei Deputati (Foto: ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images)

La riforma della legge elettorale approderà in aula alla Camera entro il 31 gennaio: questo è quanto ha stabilito la commissione Affari Costituzionali di Montecitorio, nel corso del suo ufficio di presidenza, accogliendo in questo modo la proposta del presidente Francesco Paolo Sisto. Da parte sua, però, il Nuovo Centrodestra ha rinnovato la richiesta che la riforma della legge elettorale sia legata a un discorso più ampio sulle riforme costituzionali, che è tuttora appannaggio del Senato.

Sisto ha evidenziato: “Il termine del 31 gennaio vuole essere indicativo di una volontà di procedere rapidamente facendo le cose per bene. Abbiamo un mandato cui adempiere dalla Corte Costituzionale e del Paese. Dobbiamo dare una indicazione chiara, forte, un lavoro da svolgere rapidamente per non apparire ma essere”.

Intanto, prosegue il dibattito sulla legge elettorale, dopo la disponibilità data da Matteo Renzi a collaborare con tutti per mettere a punto un nuovo sistema elettorale. Positivo il commento di Forza Italia, attraverso l’ex ministro Mariastella Gelmini: “Forza Italia Non ha problemi a riconoscersi in questa impostazione e Renzi fa bene a tenere il punto sulle riforme anche di fronte all’appello di chi insiste perché le riforme siano una questione da affrontare nella maggioranza prima di offrirla all’esame delle opposizioni. Da stasera dovrebbe essere chiaro che sulle riforme esiste un problema ‘di metodo’ prima che di merito tutto interno alla maggioranza”. Contro l’ipotesi di un accordo con il partito di Berlusconi, invece, il Nuovo Centrodestra, che ha preso posizione attraverso il senatore Roberto Formigoni.

Poco fa, intervenendo alla presentazione del libro di Bruno Vespa, è tornato sull’argomento Matteo Renzi, sostenendo: “Sulla legge elettorale chi la fa a maggioranza sbaglia, se non ci sono alternative si fa a maggioranza, ma se possiamo ravvisare una debolezza del fu Porcellum è che fu fatto a maggioranza. Invece, serve la più ampia condivisione possibile”.

Redazione online