
Intervenendo in studio alla trasmissione di Raitre ‘Che tempo che fa’, il segretario della Fiom Maurizio Landini è tornato sul tema della riforma del lavoro paventata nei giorni scorsi dal neosegretario Pd Matteo Renzi, con particolare riferimento all’eventuale modifica delle tutele dell’art.18 dello Statuto dei Lavoratori, lanciando un appello al sindaco di Firenze: “Se vuol fare una cosa intelligente ripristini l’articolo 18, perchè impedisce di licenziare in modo illegittimo. Ripristini un diritto di civiltà”.
“Oggi il problema non è rendere facili i licenziamenti, ma le assunzioni. Adesso determinate imprese possono licenziare anche per ragioni economiche”, ha spiegato ancora Landini, ricordando che l’art.18 “è già stato cambiato dal governo Monti. Monti e la Fornero hanno fatto una modifica e la teoria era che, se si tagliavano le pensioni e si modificava l’articolo 18, si creava lavoro. Si è creato lavoro? No, la disoccupazione è aumentata. Ci sono stati investimenti? No”.
Citando poi la battuta rivoltagli da un operaio, il segretario Fiom ha invitato Renzi “a parlare in italiano e a fare cose precise”, perché – avrebbe detto il lavoratore a Landini – “da quando voi politici avete cominciato a parlare in inglese ho meno diritti. Quand’è che tornate a parlare in italiano”.
Redazione online