Governo Letta, la segreteria Pd attacca l’esecutivo

Il logo del Partito Democratico (FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)

Contro il governo Letta, dopo le dure prese di posizione di alcuni quotidiani nazionali e quella del ‘Mattinale’, organo politico dei deputati forzisti, arriva oggi anche il ‘fuoco amico’ di alcuni membri della nuova segreteria del Partito Democratico, in particolare di Debora Serracchiani, responsabile Trasporti e Infrastrutture, e di Davide Faraone, responsabile Welfare.

La presidente della Regione Friuli, in un’intervista al quotidiano ‘L’Unità’, ha sottolineato: “Enrico ha governato in un contesto difficilissimo, non dobbiamo dimenticarci come è partito questo esecutivo. Adesso il mio auspicio per il 2014 è di un maggiore coraggio soprattutto sulle riforme”. Sui rapporti tra Pd e Ncd, la Serracchiani ha le idee chiare: “Ci sono dei punti ineludibili sui quali il governo deve pronunciarsi e deve farlo anche il Ncd. Sono convinta che in una valutazione complessiva, che anche Alfano fa, rispetto all`opportunità oppure no di andare subito a votare, la ricerca di una quadratura sul programma sia la strada migliore”.

Tra le norme che vanno riviste, c’è – secondo la Serracchiani – la legge Bossi-Fini, che “non è un problema politico: è un problema tecnico, non ha funzionato. Non ha risposto tecnicamente ai temi che sono legati all`immigrazione, oltre al fatto che va aggiornata anche alla luce di tutte le modifiche che la stessa crisi ha portato alla questione dell`immigrazione. Sono cambiati i flussi, le provenienze, le richieste, che arrivano molto di più da zone di guerra. Questa è una legge che richiede una profonda revisione in tutti gli aspetti che l`hanno messa sotto stress”. Prioritaria anche il tema del lavoro: “Credo che nessuno abbia una bacchetta magica e che l`insegnamento che ci arriva da questa grave crisi è che occorrono molti interventi nel settore, piccoli, grandi e di amplissimo respiro”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il siciliano Faraone: “Questo Pd, con le grandi speranze che suscita; l’Italia, con le sue difficoltà e le sue grandi potenzialità, non possono permettersi questo Governo e i suoi errori”. Scrive su Facebook uno dei membri più contestati della segreteria di Renzi: “Se metto uno dietro l’altro gli errori commessi da questo governo, dal giorno dell’elezione del nuovo segretario Pd, 15 dicembre, fino ad oggi (appena 13 giorni) viene fuori un filotto impressionante: una legge di Stabilità di ‘galleggiamento’ (poco per il futuro), le slot machine, gli affitti d’oro, il provvedimento su Roma capitale”. Infine spiega: “Se chiedi la fiducia ai parlamentari della Repubblica, se chiedi il sostegno in bianco ai deputati della maggioranza, lo fai per provvedimenti ‘alti’, utili per il paese”.

Redazione online