
L’assemblea degli azionisti del Montepaschi di Siena ha bocciato, con quasi il 70% dei voti contrari degli azionisti, la proposta del CdA guidato dal presidente Alessandro Profumo di varare a gennaio l’aumento di capitale da 3 miliardi di euro. Contrario alla decisione il dirigente, il quale ha spiegato che “rinviare l’aumento significa entrare nella totale incertezza”. Profumo ha anche evidenziato che attraverso questo provvedimento, che invece è stato bocciato, “i contribuenti riceverebbero indietro i 3,3 miliardi di euro”.
Infine il presidente del CdA ha smentito ipotesi di dimissioni da parte sua: “Non ho nulla da comunicare. Sono decisioni che si assumono a sangue freddo e soprattutto nei posti deputati. Valuteremo cosa fare nel CdA di gennaio”. Contraria all’ipotesi di dimissioni anche la presidente della Fondazione Mps, Antonella Mansi, che ha sostenuto invece: “Il nostro non è mai stato un atto di sfiducia nel management, l’ho detto mille volte e lo preciso anche oggi. Esiste purtroppo un’indiscutibile necessità dell’ente di badare alla propria sopravvivenza, è una nostra precisa responsabilità. Speriamo comunque che questo si possa conciliare nel tempo con l’interesse della Banca a cui noi teniamo molto perché è il nostro primo asset”.
Nel dibattito è intervenuto anche il sindaco di Siena, Bruno Valentini, secondo il quale “nessuno metterà alla porta” gli attuali dirigenti, ma “toccherà a loro scegliere e decidere se credono ancora nel progetto che loro stessi hanno presdisposto. Una parte è stato bocciato ma la ristrutturazione è stata approvata”.
Redazione online