
Doveva approdare nel capoluogo toscano in occasione del centenario del suo ritrovamento, ma secondo una nota inviata dal ministero della cultura francese, il capolavoro più famoso al mondo di Leonardo da Vinci, la “Gioconda” resterà al museo del Louvre.
E’ quanto si apprende da un messaggio inviato dal ministro della Cultura francese, Aurélie Filippetti, tramite il direttore generale del Patrimonio, Vincent Berjot, a Silvano Vinceti, presidente del Comitato nazionale per la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali.
Come ripora Adnkronos, nella lettera il ministro della cultura sottolinea che l’opera di Da Vinci non lascerà neanche per un mese il museo parigino perché “non puo essere sottratta” agli oltre 8 milioni di visitatori che ogni anno visitano il Louvre.
La risposta da parte del governo francese è stata resa nota nell’ambito di una conferenza stampa dallo stesso da Vinceti che nel periodo estivo aveva inviato un appello al ministro della cultura francese con una raccolta di 150.000 firme nel quale è stato richiesto un prestito temporaneo di un mese della Gioconda per esporla a Firenze in occasione del centenario del ritrovamento dell’opera, il 11 dicembre del 1913, dopo il clamoroso furto al Louvre.
“Sensibile al vostro desiderio di favorire l’accesso dei capolavori dell’umanità al più grande numero possibile di persome, mi dispiace tuttavia di non poter dare un seguito favorevole alla vostra richiesta. Come voi stesso sottolineate, il prestito di quest’opera insigne avverrebbe ponendo moltissime difficoltà tecniche. Più fondamentalmente, questo quadro è indissolubilmente legato all’immagine e alla reputazione internazionale del museo del Louvre, che accoglie ogni anno più di 8 milioni di visitatori, venuti dalla Francia e dal mondo intero, che non capirebbero se quest’opera venisse loro sottratta”, scrive il direttore generale Berjot.
Vinceti è un noto indagatore di misteri della storia dell’arte e della letteratura con ricerche che hanno spaziato dai resti mortali di Caravaggio alle cause di morte di Poliziano e Pico della Mirandola. Ultimamente, Vinceti è impegnato nella ricerca delle spoglie di Monna Lisa Gherardini, la modella che ispirò la Gioconda, nell’ex convento fiorentino di Sant’Orsola.
Redazione