
La Corte dei Conti del Lazio ha condannato l’ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi a risarcire lo Stato italiano con 22 milioni e 810 mila euro per danno erariale.
La somma che Lusi è stato condannato a risarcire corrisponderebbe, nelle valutazioni della Corte, alla quella di cui l’ex tesoriere si sarebbe appropriato nel 2002, “a titolo di rimborso per le spese elettorali dei partiti politici”, quando fu nominato tesoriere del partito “Democrazia è Libertà-La Margherita”. La condanna nei confronti di Lusi è stata pronunciata per “illecita gestione, in qualità di tesoriere, dei fondi ricevuti dal partito politico“. La sentenza è stata pubblicata oggi.
Lusi, che era stato arrestato a giugno del 2012, dopo l’autorizzazione del Senato essendo anche senatore, è stato rinviato a giudizio in sede penale per il reato di appropriazione indebita. Su questo reato dovrà decidere il Tribunale di Roma. Alla luce della condanna della Corte dei Conti, tuttavia, la sua posizione potrebbe aggravarsi ed essere chiamato a rispondere del reato di peculato. Come ha spiegato il legale della Margherita, Titta Madia.
Redazione