
Una sentenza della Corte d’Appello del District of Columbia, dove ha sede la capitale federale Washington, produrrà probabilmente un brusco stop alla politica “Open Internet” lanciata dall’amministrazione Obama. I giudici federali hanno infatti bocciato la regola, anche detta della “Net neutrality“, che impedisce di avere due regimi tariffari diversi a seconda della velocità della banda.
Nel 2010 è stata l’authority sul controllo delle telecomunicazioni, la FCC (Federal Communications Commision), ad imporre a tutti gli utenti di internet la stessa potenza di banda a prescindere dal prezzo pagato per la propria linea fissa.
La novità, dopo la bocciatura della “Net neutrality”, sarà la possibilità dei colossi del settore di imporre una sorta di “tassametro”, con l’applicazione ad Internet dello stesso principio della sanità privata: chi sarà in grado di pagare di più, avrà una potenza maggiore garantita.
Il pronunciamento della Corte Federale è avvenuto in seguito ad una battaglia legale tra due giganti delle telecomunicazioni: da una parte Verizon, società di telecomunicazioni e gestore del traffico internet, dall’altra Netflix, che, dopo aver cominciato con la spedizione a domicilio di dvd, adesso è diffusa soprattutto per la vasta offerta in streaming.
Verizon ha presentato appello contro la politica portata avanti da Obama nel tentativo di far pagare di più agli utenti di servizi tipo Netflix, che con lo streaming consumano più potenza ed alta velocità. A supporto di questa richiesta, un dato piuttosto significativo: negli Stati Uniti la metà della potenza fissa installata per internet viene sfruttata proprio da Netflix e da Youtube (appartenente a Google), dunque il nuovo corso non farebbe altro che redistribuire profitti che prima spettavano a queste due società, ad altre che gestiscono le infrastrutture per la trasmissione di dati online, come appunto Verizon.
Il principio che sottende invece ad “Open Internet”, però, così come pensato da Obama, è ben diverso dall’avvantaggiare una società piuttosto che un’ altra: nel discorso durante la sua prima campagna elettorale,infatti, il presidente americano ha spiegato che internet a due velocità potrebbe rappresentare un ostacolo insormontabile per le aziende start-up, che con meno disponibilità economiche avrebbero meno efficacia nel raggiungere i consumatori.
Redazione