Crisi del mercato auto: è “colpa” dei giovani

Automobili (Foto: DAMIEN MEYER/AFP/Getty Images)

La crisi del mercato auto, in calo di immatricolazioni e vendite in Italia da ormai 42 mesi, è legata ad alcuni fattori fondamentali, come la disoccupazione giovanile che sfiora il 40%, la stretta sul credito, i prezzi alti dei veicoli. Lo rivela un’analisi pubblicata dall’Unrae, Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, secondo la quale “la crisi economica e l’aumento dei prezzi dei carburanti ha spinto gli utilizzatori verso combustibili e motorizzazioni alternative: di conseguenza il peso delle motorizzazioni benzina nel mercato si è progressivamente ridotto”.

L’Unrae evidenzia come il 60% dei clienti in Italia sia over 45, mentre nella fascia dei giovani e giovanissimi l’interesse e l’incidenza nel mercato sia ormai ridotta al lumicino, scendendo sotto la soglia del 9%. In calo anche la fascia fra i 30 e i 45 anni, che perde 8-9 punti percentuali nel giro di qualche anno. L’unico dato positivo sembra riguardare le auto a metano, che “continuano nella loro crescita a doppia cifra grazie all’aumento della gamma di modelli offerta sul mercato”.

Inoltre, “una vera alternativa nella scelta di prodotti a basso livello di consumi ed emissioni grazie alla adeguata disponibilità di prodotto” sembra essere rappresentata dalle vetture ibride. Cresce poi il mercato delle auto acquistate in società, mentre non vi è – contrariamente a quanto poteva essere prospettato – il boom del noleggio, il cui mercato è addirittura in flessione.

Qui tutti i dati del book Unrae 2013

Redazione online