
Una vera e propria Pompei dei giorni nostri. Sono molte almeno 14 persone, tra cui quattro liceali, a causa della lava e delle ceneri provocate dall’eruzione del vulcano Sinabung, sull’isola di Sumatra, in Indonesia. La notizia è stata riffa da diversi media locali, ma secondo le autorità le vittime potrebbero essere di più.
“Le foto scattate da un reporter della Afp – racconta la Stampa.it – mostrano scene apocalittiche di cadaveri coperti di cenere a pochi metri da una motocicletta rovesciata, mentre i soccorritori che indossano maschere di protezione contro il fumo cercano di raggiungerli. Le autorità temono che possano essere trovati altri morti, ma a causa dell’alto contenuto di gas tossici e di ceneri che il vulcano continua ad eruttare, le operazioni di ricerca e di salvataggio sono state interrotte, hanno riferito i responsabili”.
«Riteniamo che possano esserci più vittime, ma non possiamo recuperarle perché si trovano sulla traiettoria della pioggia di ceneri», ha detto Nugroho. Un uomo e il figlio sono stati colti di sorpresa mentre si trovavano in un cimitero nel villaggio di Sukameriah. Un altro, che stava effettuando un sopralluogo nella casa abbandonata dopo l’ordine di evacuazione, è pure rimasto ferito. I tre – ha detto il responsabile del distretto di Karo, Johnson Tarigan – sono ricoverati nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale locale a causa delle gravi ustioni riportate.
Redazione online