Dati Inps: -43% di nuove pensioni, pesa l’effetto Fornero

La sede centrale dell'Inps (autore Blackcat, Wikicommons licenza CC-BY-SA-3.0)
La sede centrale dell’Inps (autore Blackcat, Wikicommons licenza CC-BY-SA-3.0)

Sono tutt’altro che rassicuranti i dati emersi oggi da un raffronto tra il bilancio preventivo Inps per il 2014 e il bilancio sociale 2012 dell’Inps e resi noti dallo stesso istituto; secondo questi confronti, infatti, le nuove pensioni liquidate nel 2013 sono state 649.621, mentre nell’anno precedente erano state 1.146.340, con un calo di circa il 43%, attribuibile all’effetto della riforma Fornero. Per il 2014 è prevista una nuova contrazione, seppur più contenuta, che comunque porterà i nuovi pensionati a scendere sotto quota 600mila.

Si sono ridotti, complessivamente, il numero di pensionati in Italia, calati di 100mila unità: 18.518.301 le pensioni erogate nel 2013, mentre erano 18.607.422 a fine 2012. Il calo dovrebbe essere più consistente quest’anno, con il numero complessivo di pensionati che si dovrebbe fermare intorno ai 17milioni e 700mila, circa 800mila unità in meno, rispetto a quelli del 2013. A preoccupare, sono soprattutto i conti dell’istituto previdenziale, che dovrebbe chiudere il 2014 con un risultato di esercizio negativo per 11.997 milioni di euro.

Secondo l’economista ed ex sindacalista Giuliano Cazzola, inserito da alcuni giornali nella rosa dei papabili per sostituire il dimissionario Antonio Mastrapasqua, “le ragioni delle criticità evidenziate dal bilancio di previsione dell’Inps vanno ricercate nell’andamento dell’occupazione, nella dinamica delle retribuzioni e in quant’altro caratterizza il quadro macroeconomico di un Paese in crisi da anni”. L’ex deputato Pdl ha aggiunto che “i dati comunque dimostrano che la spesa pensionistica non era – come si diceva – sotto controllo”.

Intanto, sono diversi i nomi che circolano per il nuovo ruolo di presidente; a parte Cazzola, si è parlano molto nei giorni scorsi degli ex ministri del Lavoro Tiziano Treu e Cesare Damiano, ma nei giorni scorsi l’attuale titolare del Welfare, Enrico Giovannini, ha preso tempo: “Aspettiamo il ritorno del presidente del Consiglio, questa è una valutazione che stiamo facendo, anche perché è una decisione che passa per il Consiglio dei ministri e come sapete il presidente sta rientrando in Italia”.

 

Giuseppe Gabriele Mastroleo