Il parlamento della Crimea, in ucraina, è stato occupato da un gruppo di uomini armati. Lo ha comunicato l’agenzia di stampa Interfax.
La Crimea è una repubblica autonoma russofona dell’Ucraina. Il parlamento si trova nel capoluogo a Sinferopoli. Il Blitz è stato effettuato da circa 30 uomini armati che hanno letteralmente assaltato il parlamento sparando alle vetrate. La polizia non è intervenuta, forse per evitare il peggio. Nel frattempo sulla sede del parlamento è stata tota la bandiera ucraina dal pennone issata quella della Federazione russa. Stessa cosa è accaduta al palazzo del governo di Crimea, anch’esso occupato da uomini armati e con la bandiera russa issata al posto di quella ucraina. Ai dipendenti pubblici è stato impedito l’accesso ai palazzi di parlamento e governo. Davanti alla sede del parlamento sono comparse le barricate erette dai russonofi. Il loro biettivo è quello di far indire un referendum per la secessione della Crimea dall’Ucraina. In altre città della regione si starebbero organizzando gruppi armati russofoni, pronti a dirigersi verso Sinferopoli, stando a quanto riferisce l’agenzia Ria Novosti, citata dall’Ansa.
In seguito a questi fatti, il ministro dell’interno ucraino ad interim, Arsen Avakov, ha messo in allerta le forze di polizia, comprese quelle speciali.
Nel frattempo, la Russia ha inviato dei caccia militari a pattugliare lo spazio aereo occidentale dell’Ucraina, in seguito allo stato di allerta deciso ieri dal presidente Putin, che è comandante delle forze armate. Una situazione che sta mandando alle stelle la tensione tra Russia e Ucraina. “Qualsiasi movimento dei militari della flotta russa del Mar Nero in Crimea, fuori delle zone prestabilite dagli accordi bilaterali, sarà valutato come aggressione” contro l’Ucraina, ha avvertito Aleksandr Turcinov, capo del parlamento ucraino e presidente ad interim.
Nel frattempo a Sinferopol sono in corso delle trattative tra gli occupanti filorussi e il premier di Crimea, Anatoli Moghilev, come riferisce la tv Rossia 24.
In Crimea la situazione era precipitata già ieri, quando gruppi di manifestanti, tartari e filoucraini, si sono scontrati davanti alla sede del parlamento con i filorussi.
Redazione
